Enna. Il Collegio di liquidazione di Sicilia Ambiente, pur tra le note difficoltà economiche, ha provveduto – in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro- ad adempiere a quanto previsto dalle norme vigenti per la valutazione dello stress lavorativo prevista dall’art. 28 comma 1 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81.
La norma è inserita all’interno della normativa generale riguardante la valutazione di “tutti” i rischi per la salute e la sicurezza presenti sul luogo di lavoro.
Il termine per l’avvio delle attività era previsto per il 31 dicembre che debbono essere riportate nel documento di valutazione dei rischi.
Il documento fornisce la definizione di stress lavoro-correlato quale condizione che può essere accompagnata da disturbi (fisici, psicologici o sociali) ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste lavorative. Non tutte le manifestazioni di stress possono essere assimilate allo stress lavoro-correlato in quanto tale tipologia è causata da vari fattori propri del contesto e contenuto del lavoro.
La valutazione del rischio da stress lavoro-correlato è parte integrante della valutazione dei rischi ed è stata effettuata con la collaborazione dell’istituito Servizio di Prevenzione e Protezione.
La valutazione sta riguardando tutti i lavoratori (inclusi dirigenti e preposti) e dovranno essere analizzati non i singoli soggetti ma gruppi omogenei di lavoratori che risultino esposti a rischi dello stesso tipo secondo una individuazione che si può autonomamente effettuare in ragione della effettiva organizzazione della società .
E’ un nostro rammarico, commenta l’avv. Marchì, non avere avuto la possibilità di attingere ai finanziamenti previsti dall’ultimo bando INAIL sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, causa il non possesso dei requisiti. Il bando prevedeva, cioè, la ammissione ai finanziamenti solo ed esclusivamente per quelle imprese o aziende chi non si trovassero in stato di liquidazione.