Confermato arresto ad egiziano perché rimasto a Piazza Armerina, nonostante il decreto di espulsione
Enna-Cronaca - 26/02/2011
Enna. Sarà processato lunedì con il rito per direttissima un egiziano di 26 anni, Talal Mouhmed Nassef, che era stato arrestato dagli agenti della squadra Mobile e del commissariato di Piazza Armerina in quanto non aveva rispettato l’ordine di estradizione, emesso dal Prefetto su segnalazione del Questore di Enna. Talal Mouhmed Nassef si è giustificato dicendo che non aveva i soldi per partire e che non è riuscito a raggiungere il suo Paese, a causa della rivoluzione in atto, che ha provocato la caduta del regime di Mubarak. Gli agenti lo hanno intercettato nel corso di una perquisizione effettuata in una masseria di Piazza Armerina, alla ricerca di droga ed infatti dalla perquisizione è venuta fuori un piccolo quantitativo di marijuana, che era del proprietario della masseria, un pregiudicato di Aidone di 35 anni con precedenti specifici. Nel corso dell’udienza, svoltasi giovedì, l’egiziano è stato interrogato ed al termine dell’udienza il giudice ha confermato l’arresto sino al processo per direttissima, previsto per lunedì col rito abbreviato, chiesto dal suo difensore, avvocato Carmelo Lombardo. “Non ero nella possibilità economica di acquistare un biglietto per rientrare in patria – ha dichiarato Talal Mouhmed Nassef al giudice Giovanni Milano – I contatti con il mio paese erano bloccati, la mia famiglia non ha la possibilità economica di pagarmi il biglietto”. “Quando mi hanno notificato l’ordine di espulsione, a dicembre, ero stato appena scarcerato – ha aggiunto il giovane egiziano – e mi avevano detto che avevo cinque giorni di tempo per andare via, ma non avevo i soldi per acquistare il biglietto. Poi ho anche saputo che in Egitto la situazione politica era grave e pericolosa”.