Contrasto criminalità urbana e rurale a Piazza Armerina, Barrafranca, Pietraperzia e Valguarnera

Il Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patané, traccia il consuntivo dell’intensificazione dei servizi di controllo e prevenzione nel territorio della provincia ennese, svolti la scorsa settimana, al fine di scongiurare la perpetrazione dei fenomeni criminosi in genere, sia in ambito urbano, che in ambito rurale, ed implementare i già esistenti dispositivi di vigilanza e monitoraggio del territorio.
In particolare, l’attività dei controlli straordinari della Polizia di Stato, si è concentrata nei territori di Piazza Armerina, Barrafranca, Pietraperzia, Valguarnera, e loro contrade, con una specifica attività, anche nei territori di Leonforte ed Agira. Si tratta, infatti, dei territori più periferici a sud della provincia ennese – punto di confluenza con le province di Caltanissetta e Catania, e spesso preda della criminalità proveniente da quei territori, oltre che di quella stanziale.
I servizi sono stati svolti attraverso la sinergia fra la Squadra Mobile – diretta dal Vice Questore Aggiunto Dott. Giovanni Cuciti – ed il Commissariato di P.S. di Piazza Armerina – diretto dal Commissario Capo Gabriele Presti – e, per i servizi svolti nella zona nord orientale della provincia, anche con il supporto degli uomini del Commissariato di P. S. di Leonforte, oltre all’importante supporto fornito, in diverse operazioni, dal Reparto Prevenzione Crimine di Catania, ed ha consentito di conseguire un bilancio ricchissimo di risultati e dunque di:

• Arrestare nr. 3 persone, per vari reati, sotto meglio specificati
• Denunciare in stato di libertà nr. 10 persone per vari reati, tra cui detenzione di sostanze stupefacenti a fini si spaccio, ricettazione di un preziosa fontana di interesse artistico, scavi archeologici clandestini, danneggiamento del patrimonio archeologico, sottrazione di bene archeologici, reati inerenti la detenzioni delle armi, meglio descritti in seguito
• Identificare nr. 260 persone;
• Controllare nr. 135 veicoli;
• Controllare nr. 13 ad esercizi pubblici;
• Elevare nr. 4 contestazioni amministrative a carico delle medesime attività;
• Effettuare nr. 30 posti di controllo;
• Elevare nr. 6 contestazioni al Codice della Strada;
• Ritirare nr. 2 carte di circolazione;
• Sequestrare nr. 2 veicoli;
• Sequestrare marijuana per circa 30 dosi;
• Sequestrare una pistola semiautomatica e n. 100 cartucce;
• Effettuare numerose perquisizioni, sia locali alla ricerca di armi ed altro materiale di provenienza illecita, che a carico di masserie, abitazioni rurali ed urbane (12), nonché diverse perquisizioni personali ed ad automezzi(6);
• Recuperare una preziosa scultura del XVIII secolo.
• Recuperare beni e sequestrare aree di interesse archeologico, quali un presumibile frammento di sarcofago, unguentari, monete antiche;

Inoltre, sempre grazie anche al supporto del predetto Reparto Prevenzione Crimine, è stato possibile effettuare le seguenti operazioni di polizia giudiziaria
– a seguito di perquisizione locale delegata, gli uomini della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato armerino, deferivano all’A.G. di Enna due congiunti per i reati di ricettazione in concorso di una scultura ornamentale di una fontana rubata presso una villa di campagna lo scorso anno, dopo averla rinvenuta nell’abitazione dei coniugi.
– Si è proceduto all’arresto di un cittadino straniero, Nassef Talal di Mouhmed, Egiziano classe 1985, per essersi trattenuto nel territorio dello Stato Italiano, in violazione del Decreto di Espulsione emesso dal Prefetto della Provincia di Enna lo scorso dicembre, e notificato dal Questore di Enna, unitamente all’Ordine di lasciare il territorio dello Stato Italiano entro gg.5. La presenza dello straniero è stata riscontrata presso la casa di un pregiudicato aidonese tale B. D., classe 1976, con precedenti per detenzione e spaccio di stupefacenti, reati contro il patrimonio ed altro, il quale è stato denunciato per “Detenzione illecita di sostanze stupefacenti”, per aver detenuto, proprio nell’abitazione oggetto di perquisizione da parte degli agenti, della sostanza stupefacente, tipo marijuana, in due involucri.

– In data 23.02.2011, nel corso dei servizi di controlli del territorio, disimpegnati in quella data nei territori di Leonforte ed Agira, si denunciava un anziano signore poiché colto nella flagranza di reato per avere omesso di ripetere la denuncia di detenzione della pistola semiautomatica nonché per avere detenuto illegalmente nr. 98 cartucce inesplose cal. 6,35.
– Unitamente agli agenti del Comando di Polizia Municipale di Piazza Armerina, si è proceduto all’arresto di tale Blandini Tommaso Sebastiano, classe 1986, commerciante di prodotti ortofrutticoli, indagato in stato di arresto per avere, in più azioni, minacciato di morte pubblici Ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, e posto resistenza e violenza contro di essi durante l’espletamento dei loro doveri. In particolare, il soggetto arrestato commerciava abusivamente prodotti ortofrutticoli e veniva controllato dagli agenti della Polizia Municipale; restio al controllo, andava in escandescenza, minacciando gli agenti del corpo di Polizia Municipale ed i Poliziotti del Commissariato di P.S. della città dei mosaici, e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, prontamente intervenuti, a calmare l’uomo.
– Altresì, si è proceduto all’arresto di un cittadino nazionalità rumena, Corneau Petru, 1987 su cui pendeva un ordine di cattura internazionale, emanato dalla Romania – attraverso il circuito dell’Interpol, prima, e transitato successivamente, nella procedura del mandato di arresto europeo, con l’ingresso di quel paese nell’Unione Europea e nel sistema Schengen – in relazione alla condanna definitiva inflitta dal Tribunale di Botosani (Romania), per il reato di lesioni personali, dovendo scontare la pena di anni 3 (tre) di reclusione.
– Si è proceduto alla denuncia di un pregiudicato piazzese, tale T.F., classe, poiché indiziato dei reati di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato, e ricettazione, per avere rinvenuto, in un nascondiglio attiguo alla sua abitazione attrezzatura per scavi archeologici clandestini, quale metal detector, utensili per lo scavo ed altro, nonché due unguentari del IV a.c., ed inoltre, estesa la perquisizione nella sua proprietà rurale, in agro non molto distante dalla Villa Imperiale del Casale, venivano recuperate, nascoste in un muretto, un altro frammento di unguentario e diverse (n. 14) monete antiche.
– Si è proceduto alla denuncia, in stato di libertà, di due coniugi, nonché, della loro, rispettivamente, sorella e cognata, tutti pregiudicati e residenti nel centro armerino, poiché gravemente indiziati, in concorso tra loro, che implicava necessariamente la considerazione che i tre congiunti fossero dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, ed il supporto illecito fornito attraverso l’ulteriore copertura fornita portando al seguito i figli in tenera età, gli investigatori della città dei quattro quartieri, segnalavano, pertanto, i tre congiunti, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Enna, per l’indicato reato di detenzione di sostanza stupefacente, ai fini di spaccio, in concorso tra loro, recuperando, nel contempo, sostanza stupefacente, tipo marijuana, per circa 22 dosi.
– Si è proceduto alla denuncia di due soggetti, poiché indiziati, in concorso tra loro per danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, beni culturali, per avere commesso dette violazioni a beni archeologici riconducibili a scavi non autorizzati all’interno di una proprietà rurale nei pressi della Villa Imperiale del Casale, in quanto detti soggetti, erano, l’uno il conduttore della proprietà rurale, e l’altro, il soggetto incaricato dell’esecuzione dei lavori bloccati dai poliziotti armerini, recuperando, nella circostanza, un masso in pietra (o marmo), di forma quasi rettangolare, riportante su una faccia parte di un rilievo ornamentale, riconducibile, verosimilmente ad un pezzo della cornice superiore di un sarcofago, risalente all’epoca Tardo Romana/Bizantino, di rilevante importanza artistico culturale.

I controlli – specificatamente improntati alla prevenzione delle attività illecite, connesse alla criminalità urbana e rurale – espletati in diverse fasce orarie – hanno determinato un sensibile calo della commissione dei reati, anche di quelli contro il patrimonio, in corrispondenza delle fasce orarie e nei giorni in cui sono stati svolti, ed il calo dei furti in abitazione, nonché dei reati connessi alla criminalità diffusa.