Leonforte. La salma di Gabriella Gallo, deceduta dopo cesareo, consegnata ai familiari

Leonforte. La salma di Gabriella Gallo è stata consegnata ai familiari. Deceduta dopo il parto cesareo all’ospedale di Leonforte, poi un viaggio in ambulanza che potrebbe esserle costato la vita e infine l’arrivo all’ospedale Ingrassia di Palermo, dove, nella notte tra venerdì e sabato. Il decesso di Gabriella Gallo, di 34 anni, “l’iter predisposto dal protocollo è stato seguito passo dopo passo”, precisa il primario dell’unità operativa Anestesia e Rianimazione del nosocomio palermitano, Emanuele Scarpuzza. “Per la signora è stato fatto tutto il possibile – precisa – ma all’arrivo le sue condizioni erano già disperate”. Un viaggio tragico, quello da Enna a Palermo, durante il quale le condizioni della neo-mamma non hanno fatto altro che peggiorare. “La paziente – continua Scarpuzza – è arrivata alle 3.15 di sabato scorso, assistita da un infermiere professionale. Era però in arresto cardiocircolatorio ed era in atto una gravissima emorragia. Si è quindi proceduto con delle trasfusioni e la somministrazione dei farmaci utilizzati in questi casi. Nulla però ha avuto gli effetti sperati, nonostante siano state effettuate tutte le manovre previste in situazioni così gravi, non ci è rimasto che accertare il suo decesso”. Intanto il Direttore generale dell’ASP di Enna ha sospeso i ‘parti’ oltre che all’ospedale di Leonforte anche all’ospedale di Piazza Armerina; e quattro medici dell’ospedale Leonforte dove la donna è stata sottoposta a taglio cesareo sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo e negligenza. Fanno parte dell’equipe che ha operato la donna che in un primo momento era stata sottoposta ad anestesia per epidurale trasformatasi, nel corso dell’intervento e per l’insorgere di complicanze, in anestesia totale. Sembra che la donna, che ha partorito un maschio, terzogenito, sia stata sottoposta all’asportazione dell’utero. Dopo un’emorragia e dopo aver subito diverse trasfusioni i sanitari avevano deciso di trasferire la paziente in un centro di rianimazione, ma l’unico posto disponibile era a Palermo, a 180 Km di distanza, nell’ospedale Ingrassia dove la donna è morta.

Il senatore Ignazio Marino (nella foto), a Palazzo Madama membro della Commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, chiede una verifica approfondita sul caso: “Credo che la Commissione che presiedo già impegnata in un’inchiesta sui punti nascita italiani, possa, coordinandosi con la Commissione sugli errori sanitari guidata dall’onorevole Leoluca Orlando, svolgere un lavoro utile. Per questo avvierò, attraverso i Nas della Commissione, una istruttoria sulla vicenda che sottoporrò al prossimo ufficio di presidenza”.

Il presidente della commissione ‘errori sanitari’ on.Leoluca Orlando ha chiesto di conoscere ogni elemento utile per accertare l’esistenza di responsabilità personali e/o l’esistenza di anomalie funzionali e organizzative nel nosocomio ennese, nonchè per valutare gli eventuali provvedimenti sanzionatori e cautelari adottati. Gli elementi acquisiti serviranno anche nell’ambito dell’inchiesta in corso sui punti nascita italiani, coordinata dall’on. Benedetto Fucci”.