Enna. Celebrazione del “Giorno della Memoria”

Il 27 gennaio ricorrerà il Giorno della Memoria, istituito con legge 20 luglio 2000 n. 211 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
In tutta la provincia saranno promossi momenti di riflessione e contributi di approfondimento sull’alto contenuto storico e civile della ricorrenza.
Venerdì 27 gennaio nel comune capoluogo, la Prefettura ha organizzato alle ore 10.30, presso l’auditorium del Liceo Linguistico “A. Lincoln”, una iniziativa celebrativa nel corso della quale sarà ricordata la figura di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume che, eludendo le leggi razziali, riuscì a salvare migliaia di vite umane e che poi, scoperto dai nazisti, fu deportato a Dachau dove trovò la morte nel febbraio del 1945.
Nel corso della manifestazione sarà consegnata la Medaglia d’Onore, conferita con decreto del Presidente della Repubblica in memoria, ai familiari di un cittadino di Agira che visse la tragica esperienza dell’internamento in Germania.
Nel pomeriggio il Prefetto si recherà presso il Comune di Villarosa dove, alla presenza del Sindaco, dei vertici provinciali delle forze di polizia e delle massime autorità cittadine, su iniziativa della locale Amministrazione Comunale si terrà una cerimonia di intitolazione di una Piazza a “Giovanni Palatucci”.
Alla memoria di Giovanni Palatucci sarà altresì intitolato un museo storico allestito su vagoni tristemente noti in quanto furono utilizzati per le deportazione degli ebrei.



Nella ricorrenza del “Giorno della Memoria “, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, la Polizia di Stato di Enna, ricorda il suo caduto, barbaramente ucciso dalla barbaria nazista, il Questore Giovanni Palatucci.
Il 27 gennaio, a partire dalle ore 10,30, presso l’auditorium del Liceo Linguistico “A. Lincoln” di Enna, si svolgerà la celebrazione della ricorrenza del “Giorno della Memoria”, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, cerimonia curata dalla Prefettura di Enna. Nell’ambito della manifestazione si terrà la proiezione di un film dedicato al Questore Giovanni Palatucci.
In occasione di tale anniversario, altresì, a Villarosa, si svolgerà la cerimonia della scopertura della targa di intitolazione a Giovanni Palatucci di una piazza di quel comune ove insiste il Monumento ai Caduti, e della targa di intitolazione allo stesso del treno museo, sito nell’ambito della stazione ferroviaria di quel centro, cerimonia questa curata dall’Amministrazione Comunale di Villarosa. Presente, anche una rappresentanza della Polizia di Stato, in servizio presso il Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Sicilia Occidentale di Palermo.
Alle celebrazioni in argomento, parteciperanno numerosi esponenti della società civile ed Autorità militari e religiose.
Le iniziative in proposito, daranno ulteriore lustro alla figura del Questore Giovanni Palatucci, iniziative volte a tener viva la memoria dell’eroe della Polizia di Stato.

Giovanni Palatucci (Montella, 1909 – Dachau, 1945) è stato un poliziotto italiano, commissario di pubblica sicurezza.
Medaglia d’oro al merito civile per aver salvato la vita ad ebrei durante la Seconda guerra mondiale e, per questo, anche nominato Giusto tra le nazioni. E’ venerato col titolo di servo di Dio, martire per amore della Chiesa Cattolica. Palatucci, ultimo Questore della città di Fiume, contravvenendo ai suoi doveri d’ufficio, fu più che mai determinato a provvedere alla salvezza di quanti reclamavano il suo aiuto. Seimilacinquecento si sottrassero così, miracolosamente, alla deportazione nei campi di sterminio nazisti, ed a morte certa, grazie al suo intervento, costante e temerario. Già da qualche tempo sospettato dalla Gestapo, il 13 settembre 1944, il martire della Polizia di Stato venne arrestato da Herbert Kappler, tenente colonnello delle SS, e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre venne trasferito nel campo di Dachau dove morì pochi giorni dopo, prima della Liberazione, a soli 36 anni.