Frodi alle assicurazioni a Enna e Barrafranca: 65 gli imputati, tra cui 21 donne

Ieri si è aperto il processo dell’operazione “Postumio” dove ci sono ben 65 imputati, tra cui 21 donne, protagonisti, a vario titolo, di ben 19 incidenti, elaborati a tavolino avvenuti a Enna e Barrafranca, nel corsi di quattro anni e mezzo. Ieri mattina hanno chiesto di costituirsi parte civile otto delle dieci compagnie assicurative indicate “persona offesa” dal sostituto procuratore Marco Di Mauro, nel decreto di citazione a giudizio. Sulle richieste di costituzione il giudice monocratico Daniela Sedia si è riservato di decidere. Tutti gli imputati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Di Dio, Paolo Giuseppe Piazza, Gaetano Giunta, Angelo Tambè, Angela Patelmo, Zaira Cassaro, Maria Concetta Bevilacqua, Carlo Cannada, Giovanni Palermo e Giuseppe Lo Monaco. Per uno degli imputati c’è l’accusa anche di violazione della sorveglianza speciale, perché in un incidente avrebbe violato, una della prescrizione previste dalla normativa per i sorvegliati, vale a dire non commettere reati. Il 4 dicembre ci sarà la prossima udienza ed il giudice probabilmente scioglierà la riserva sulle parti civili. L’udienza di ieri è stata rinviata perché si è verificato un difetto di notifica. Nel giro di quattro anni e mezzo tra Enna e Barrafranca si erano verificati troppi incidenti ed avrebbe praticamente danneggiato le società assicuratrici con incidenti fasulli. Addirittura in un tamponamento, si erano verificati ben sette feriti e tutti avevano chiesto il risarcimento danni alle assicurazioni. Dall’aprile del 2007 al settembre 2011, le frodi avrebbero fruttato qualcosa come 200 mila euro. Le varie vicende sono state scoperte da attività di indagine degli agenti della squadra mobile, diretti dal vicequestore Giovanni Cuciti. A volte le “vittime” dei sinistri erano parenti dei loro tamponatori, a cui poi ricambiavano il “favore”, utilizzando le assicurazioni quasi come fossero un bancomat.