Elezioni anticipate al Comune di Enna? Sindaco Garofalo: “Non sarò io a tenere in gioco la candela in attesa che si consumi”

È l’ora della conta in casa del Partito Democratico dove sono stati messi a nudo tutti i problemi con l’elezione del presidente del Consiglio Comunale, una carica sfuggita al partito di maggioranza per le beghe interne.
Dopo due giorni di riflessione parla il sindaco Paolo Garofalo che puntava su Luigi Dello Spedale (n.d.r.: da quando eletto –però- non ci ha fatto capire niente sulla sua collocazione –logicamente politica), una scelta che aveva una valenza politica dopo le diatribe interne tra le varie anime del Pd.

Cos’è successo martedì in Consiglio?
“È successo che il candidato proposto dal Pd non ha raggiunto i numeri per eleggerlo”.

I numeri però sono mancati dal Pd.
“Il voto è segreto, ma questo è ciò che si dice” afferma salomonico Garofalo che prosegue: “Se è vero è particolarmente grave perché si è colpito anche chi ha votato a favore. Era un messaggio alla riconciliazione perché Dello Spedale aveva sostenuto un’impostazione diversa da quella ufficiale dal Pd”. Un’apertura, quindi, che non è stata colta – di proposito? – prendo una falla sotto i piedi dei democratici.

Quali saranno, adesso, gli scenari?
“Di fatto uno si è già aperto perché – riconosce il sindaco – è consolidato che il Partito Democratico non ha la maggioranza in aula ed oggi si registra un suo impoverimento come azione politica”.

Per il futuro cosa prevede?
“A questo punto mi sento più libero, vedremo se saremo in grado di governare e sarà il bilancio il primo banco di prova”.

Paolo Garofalo ha però una certezza sul suo ruolo e la dice con estrema tranquillità: “Non sarò io a tenere in gioco la candela in attesa che si consumi”.

Non è difficile intravedere in queste parole un richiamo alla sensibilità di tutti che tradotto potrebbe significare elezioni anticipate.

Garofalo ricorda inoltre come siano stati fatti enormi sacrifici da non buttare al vento: “La città gode già di tasse basse rispetto ad altre realtà e si appresta ad abbassare l’Imu per la seconda casa oltre a garantire servizi come quelli per gli anziani. Se ci riusciremo sarà un dovere oltre che un piacere andare avanti, altrimenti affideremo alla comunità la scelta della maggioranza”.

Parole chiare dette a mente serena dopo un’attenta analisi maturati in questi giorni, la stessa analisi ancora in corso tra i consiglieri democratici, ma anche i vertici del partito a cui spetta il compito di fare tutte le valutazioni del caso perché martedì lo smacco con la mancata elezione del presidente del consiglio comunale è stato sonoro.

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