Mafia. Dia Caltanissetta sequestra stabilimento a Capodarso

Caltanissetta – La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, su proposta del direttore della Dia la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta ha sequestrato quattro imprese operanti nel settore delle costruzioni e della produzione di asfalti e bitumi riconducibili a M.O.S., un gelese di 38 anni, personaggio di spicco del clan Madonia-Rinzivillo, e il cui valore si aggira attorno ai 9,5 milioni di euro. Tra le imprese interessate dal provvedimento lo stabilimento di contrada Capodarso (Enna), che da più di un decennio opera in regime di esclusività nelle province di Caltanissetta ed Enna.
Il complesso aziendale, capitale sociale, della societa’ “Sultano lavori S.r.l.”, con sede in Gela e con unità locale e stabilimento siti a Enna, in contrada Pandusa-Capodarso, specializzata in lavori generali di costruzione di edifici e lavori di ingegneria civile, costruzione autostrade, strade e simili, costruzione opere idrauliche e produzione asfalti.
Appreso del provvedimento l’imprenditore, ha tentato di gettarsi da un traliccio nello stabilimento di Capodarso. Dopo qualche ora di trattative con gli inquirenti ha desistito dal suo proposito. Già condannato definitivamente per associazione mafiosa nel 2006, è ritenuto dagli inquirenti un personaggio organicamente inserito in ‘Cosa nostra’, riconducile al clan Madonia e Rinvivillo di Gela.