Enna. Associazione Lama: Conclusasi XXXII accoglienza bambini bosniaici

Enna. Si conclude domani la trentaduesima accoglienza di bambini bosniaci organizzata come le altre dall’associazione regionale di volontariato Ong Luciano Lama, presieduta dall’ennese Giuseppe Castellano. Alle 18 di domenica la maggior parte dei 350 bambini che in questo mese sono stati ospiti di altrettante famiglie di una quarantina di comuni siciliani, per la precisione quelli delle province della Sicilia Centro-Occidentale, si ritroveranno ad Enna bassa nei pressi di piazza Antonello da Massina, dove poi con sette pullman partiranno, accompagnati dai responsabili dell’associazione, per fare ritorno a casa. Il gruppo si andrà “ingrossando” man mano che a questi si aggregheranno il resto dei piccoli ospiti nelle province di Catania, Siracusa e Messina e proseguendo verso Ancona, da dove poi si imbarcheranno per raggiungere i balcani dei 50 bambini, ospiti in famiglie di comuni del Molise. Giovedì 15 gennaio, nella sede dell’associazione Luciano Lama, in via Civiltà del lavoro a Enna bassa, si è tenuta la festa ufficiale di “arrivederci” cui ha anche partecipato l’assessore alle Politiche sociali della Provincia regionale di Enna Barbara Furia che ha salutato i bambini a nome dell’amministrazione provinciale del presidente Giuseppe Monaco e confermando che la Provincia regionale di Enna sarà molto vicina e sensibile alle iniziative umanitarie portate avanti in questo caso dall’associazione Luciano Lama ma anche delle altre presenti sul territorio provinciale. “Anche questa accoglienza si è conclusa – commenta il presidente dell’associazione Luciano Lama Giuseppe Castellano – e che ancora una volta ha confermato il grande spirito di solidarietà ma soprattutto di amore della comunità siciliana verso questi bambini che tanto hanno sofferto e che continuano a vivere in un paese in cui la convivenza e la tolleranza tra le varie etnie non è un traguardo ancora raggiunto. Ma per quanto ci riguarda sempre con l’aiuto del popolo siciliano, continueremo a lavorare per infondere alle nuove generazioni della Bosnia Herzegovina, il seme della pace, tolleranza e solidarietà”.