Sicilia. Aumento prezzo cemento

Palermo – L’Ance Sicilia chiede ai prefetti dell’Isola di vigilare su eventuali speculazioni sui prezzi di vendita del cemento per costruzioni, e al Garante della concorrenza e del mercato, a Mr. Prezzi e all’Osservatorio dei prezzi di verificare la correttezza del comportamento delle aziende produttrici e dei rivenditori locali.
L’Ance Sicilia esprime profonda preoccupazione per il fatto che, a fronte di una contrazione del 50% del mercato delle opere pubbliche, le aziende produttrici di cemento abbiano annunciato un aumento del 10% dei propri listini, cui ha fatto seguito l’annuncio di alcuni rivenditori, che praticheranno un ulteriore ricarico del 25-30%.
Tutto ciò contrasta con le regole base dell’economia secondo cui, quando si riduce la domanda, il prezzo di un prodotto scende. Si tratta di un aumento palesemente ingiustificato, soprattutto mentre si registra il calo del prezzo del petrolio e dei tassi di interesse e lo stesso governo nazionale nelle misure anticrisi prevede aiuti diretti al comparto edilizio che si trova in estrema difficoltà e la cui ripresa potrà comportare l’immediata creazione di nuova occupazione.
Il preoccupante fenomeno, osserva l’Ance Sicilia, accade mentre la Giunta di governo ancora non approva la revisione del Prezziario regionale delle opere pubbliche, le cui tabelle non vengono aggiornate da oltre un anno.
L’associazione dei costruttori siciliani auspica un tempestivo intervento delle istituzioni competenti per evitare che speculazioni ed aumenti ingiustificati infliggano il colpo mortale ad un settore un tempo portante dell’economia siciliana e oggi ridotto ad una asfittica sopravvivenza a causa del perdurante blocco di nuovi investimenti e del ritardato pagamento dei lavori già eseguiti.