Pietraperzia. Assestamenti di bilancio

PIETRAPERZIA. Il consiglio comunale ha approvato la manovra di assestamento di bilancio che ammonta a circa 250 mila euro. Si sono fatte tre seduta in cui si è scontrato il consiglio comunale con l’amministrazione che tramite l’assessore Giuseppe Biondo ha presentato una manovra blindata e quindi non vi è stata possibilità di trovare una soluzione di mediazione.
Sono stati determinati per approvazione della delibera i consiglieri Pino Amico e Vincenzo Emma, che con la loro presenza hanno consentitati che la l’amministrazione potesse arrivare al numero legale. Per l’amministrazione sono stati presenti: Pietro Paternò capogruppo, Maria Rosa Giusa presidente del consiglio, Paola La Monica, Eusebio Castellano e Filippo Rosselli.
In questo consiglio comunale – ha affermato il capogruppo Pietro Paternò si sono confusi i ruolo e quindi non si può più paralare di gruppo maggioranza ed di opposizione, ma bensì di un gruppo che ha cercato di mettere in difficoltà il dinamismo della dottoressa Caterina Bevilacqua. Mentre Enzo Calì ha fatto notare che l’amministrazione comunale in consiglio comunale non ha avuto più la maggioranza e quindi bisognava andare a nuove elezioni. Per la maggioranza erano assenti Giuseppe Miccichè, Michele Bonaffini, Angelo Monachino e Calogero Di Gloria. Per la minoranza erano assenti Calogero Barrile, Enzo Calì, Germano Bonincontro ed Enzo Di Gloria.
“Non condividiamo la manovra di variazione e l’arroccamento dell’amministrazione, ha dichiarato Pino Amico – ma siamo rimasti per senso di responsabilità e per consentire il pagamento di alcuni contributi ed altre spese obbligate”.
L’arroccamento dell’amministrazione fa pensare che il sindaco era certo di avere i numeri per far passare la manovra; tant’è che in tutti le tre sedute dei lavori ha delegato l’assessore al bilancio Giuseppe Biondo.
Il presidente del consiglio alla terza seduta ha abbandonato l’aula assieme al consigliere Angelo Monachino, perché riteneva la seduta illegittima, nonostante che la seconda seduca è stata sciolta senza verificare la presenza dei consiglieri in aula con la chiamata dell’appello.
Certamente questo consiglio è stato uno dei più bui della legislatura, perché si notato che erano tutti contro tutti e nonostante la sospensione della seduta di tre ore, tuttavia non si sono trovate soluzioni di compromesso.
Per questo consiglio comunale si sono acquistato un ruolo storico i consiglieri Pino Amico ed Enzo Emma. Molte critico l’intervento del capogruppo Pietro Paternò che ha parlale di incontri ed alleanze incrociate.
Per Caterina Bevilacqua questo è stato l’ultimo assestamenti di Bilancio perché ha deciso che non tenterà di ritornare a sedere sulla poltrona di primo cittadino del palazzo di città.
Posto oggi le candidature a sindaco che si profilano all’orizzonte sono quelle di Enzo Calì, Enzo Emma, Gino Palascino e Rosario Bauccio. Bonaffini ha reso noto che non si candiderà come consigliere e non entrerà in un’eventuale giunta comunale. Un ruolo importante sta consumando il segretario dell’Udc Calogero Barrile, che sta costruendo una maggioranza attorno al dottor Enzo Calì, che sta riscuotendo buone adesioni; comminano con celerità Enzo Emma e Gino Palascino.
Giusepe Carà