Amministrative Enna. Botta e risposta tra Sindaco Agnello e Segretario PD e, ancora, Arnone su Crisafulli

Enna. E’ vera guerra all’interno del Partito Democratico, in prossimità del rinnovo dell’Amministrazione del comune capoluogo? Dalle innumerevoli conferenze stampa, dai copiosi giornalieri comunicati stampa sembrerebbe proprio di si, poi ci si mette pure il Consigliere comunale di Agrigento, l’avv. Giuseppe Arnone, a “sparare” contro il senatore Mirello Crisafulli, il caos diventa assoluto, e a farne le spese sempre i cittadini che non ci capiscono più niente.
A questo punto non ci resta, come redazione, evitare ogni commento, ci limitiamo a pubblicare le varie ultime “vicissitudini”:
La dichiarazione odierna del Sindaco, Rino Agnello: “Ritengo opportune e necessarie alcune precisazioni al fine di chiarire, almeno in parte, il clima politico confuso e polemico di questi giorni. E’ provato, avendolo dichiarato lealmente in una pubblica assemblea, che avrei fatto un passo indietro, non riproponendo la mia candidatura a sindaco, laddove si fossero create le condizioni di unità per una candidatura alternativa. Avrei, quindi, accettato, per non spaccare il partito, anche se con qualche perplessità, che si cumulassero in una sola persona la carica di sindaco e di parlamentare. Ciò, non certo per mia colpa, non è avvenuto. Reputo, pertanto un mio dovere ripropormi al giudizio dell’opinione pubblica anche perchè non intendo essere la vittima sacrificale sull’altare di una finta unità. Questa città, sempre legata ai valori della democrazia, può crescere solo attraverso il dialogo e la partecipazione di tutti. La mia candidatura nasce dentro il PD, di cui sono tra i fondatori, ed è sostenuta dagli amici di area democratica ( Franceschini, Veltroni e Fassino) da autorevoli amici di Bersani e da numerosi cittadini svincolati da logiche di partito. Dentro il partito democratico, aldilà di invenzioni messe maliziosamente in giro, siamo e resteremo. Il precipitare della situazione politica in città, non mi hanno consentito di comunicare adeguatamente e più ampiamente questa mia decisione, cosa che farò sia all’interno del PD ed anche alle altre forze politiche cui chiederò, in termini paritari, alleanze ed intese programmatiche a favore della città. Come sindaco in carica ho sempre dichiarato di non dovere partecipare a primarie, soprattutto quando sono già preconfezionate. Io e quanti mi sostengono ci ritroviamo in quel partito democratico che ha visto, nelle ultime elezioni europee, largamente primi degli eletti Crocetta e Borsellino, da noi sostenuti. Le due giunte comunali che io ho guidato sono sempre state oggetto di un tiro al bersaglio, non tenendo conto del dissesto finanziario che ho trovato e che tuttavia ho superato con moltissime realizzazioni. A giorni, concordato all’interno e all’esterno con le forze politiche disponibili, presenterò un programma realistico per continuare il lavoro già iniziato, e che sta dando i suoi primi frutti, di sviluppo e rilancio della città finito il periodo di dissesto. Fino all’ultimo momento, comunque, cercherò la strada dell’unità, ma questo si consegue senza dettare condizioni e nella chiarezza e nel rispetto reciproco. Diversamente, con mio rammarico, io che sono una persona di indole moderata ma non certo debole, rivolgo, con umiltà, sin da adesso un appello a tutti i cittadini e soprattutto ai giovani ad affrontare una sfida elettorale senza demonizzare alcun avversario, per difendere le ragioni di una presenza democratica nella nostra città.

Dichiarazione odierna del segretario comunale del PD, Vittorio Di Ganci: “Il partito democratico com’è ben noto a tutti, sin dal 21 novembre 2009, nelle sue diversificate sensibilità (Franceschiniani, Lumiani, Bersaniani), all’unanimità aveva deciso di sceglie il candidato alla carica di Sindaco attraverso il metodo delle elezioni primarie, proprio per non fare arrogare a pochi intimi il diritto di decidere per tutti e per non mortificare nessuno. Tutto questo nel pieno rispetto dei dettami previsti dalle regole di partecipazione democratica su cui si fonda il nostro partito e di cui le primarie sono un elemento distintivo. Certamente la mancata accettazione e condivisione delle primarie da parte del Sindaco uscente Agnello, così come, per ultimo, la non proposizione da parte dei componenti dell’area Franceschini di candidati, hanno, questi sì, voluto delegittimare la valenza delle primarie. Il fatto che il segretario cittadino faccia rispettare il deliberato assembleare del partito mi sembra assolutamente doveroso sia da un punto di vista morale che da un punto di vista statutario. Certamente, non essendo una congrega di amici riuniti al bar ma dirigenti di un partito abbiamo il dovere di rifarci alle regole anche quando queste a noi non sono gradite. Come ho avuto modo di dichiarare in precedenza con questi atteggiamenti si vuole mettere in difficoltà il gruppo dirigente del partito e si cerca di delegittimare le decisioni assunte unanimemente dall’assemblea cittadina indebolendo il progetto politico complessivo. Tale comportamento fa cadere il velo sulla reale volontà di alcuni componenti del partito che fanno riferimento all’On. Galvagno di giungere alla ricandidatura di Agnello senza passare dalle primarie. Il suo candidato a Sindaco il Partito Democratico ha deciso di farlo scegliere ai cittadini attraverso le primarie che si celebreranno l’11 aprile, tutto il resto, considerato che un partito può indicare un solo Sindaco, è altra cosa. Il candidato del Partito democratico sarà legittimato dal voto popolare al quale alcuni si sono sottratti non certo per mia volontà ma per loro scelta e che oggi, dopo i tanti rinvii, certamente non addebitabili alla segreteria comunale, sono attoniti perché le primarie si celebrano veramente”.

Dichiarazione dell’avv.Giuseppe Arnone, Consigliere comunale ad Agrigento: “Ancora censura ad Enna: distrutti i manifesti di dissenso verso la candidatura di Crisafulli, fatti affiggere. I manifesti riportavano le valutazioni della magistratura sul comportamento di Crisafulli, nonché alcuni brani delle intercettazioni dei colloqui tra Crisafulli e il capomafia Bevilacqua”. Così continua: “Prosegue la battaglia di opinione, per ripulire da personalità impresentabili e inqualificabili il Partito Democratico in Sicilia. Da domani e per un’intera settimana due poster bus circoleranno per le vie Enna, per spiegare quali sono le gravissime responsabilità politiche e morali accertate anche dalla Magistratura, che devono vietare il sostegno del PD alla candidatura di Mirello Crisafulli”. Com’è noto, Arnone aveva fatto affiggere (pagando la relativa tassa comunale) i manifesti murali che sono “prontamente spariti, danneggiati e ricoperti da ignoti censori”. Arnone, a questo punto, ha deciso di far circolare i poster bus che consentiranno ai Cittadini “una ampia e corretta informazione, quella informazione che è stata sempre negata grazie ad un contesto di omertà e a metodi mafiosi come quelli di chi vuol impedire ai cittadini di sapere, coprendo i manifesti”.

A questo punto l’avv.Arnone lancia un invito (che potrebbe sembrare anche una velata minaccia a chi fa informazione), in un primo momento volevamo non prendere in considerazione le affermazioni dell’avv.Arnone, poi il sottoscritto, direttore della testata vivienna.it ha deciso di portare a conoscenza dei lettori le affermazioni dell’avv.Arnone, senza ritenere opportuno pubblicare per intero il contenuto delle stesse: “Si invitano i siti web di Enna e gli organi di informazione locale a fornire una corretta informazione ai cittadini, in primo luogo pubblicando integralmente il testo del manifesto murale. Si specifica che i siti web e i giornali che hanno pubblicato le dichiarazioni false e menzognere diffuse da Crisafulli contro Arnone (secondo le quali la magistratura avrebbe accertato che Arnone era a libro paga di soggetti collusi con la mafia) non verranno chiamati a rispondere civilmente delle diffamazioni se daranno esaustiva informazione ai cittadini. Altrimenti verranno chiamati in sede civile e penale a rendere conto della loro responsabilità consistente da un lato nel censurare Arnone, dall’altro nel consentire a Crisafulli di diffamarlo. Si preannunzia, inoltre, che venerdì i poster bus saranno a disposizione, a Palermo, degli organi di informazione regionali, nell’ambito di un’iniziativa che Arnone terrà innanzi alla sede siciliana del Partito Democratico in via Bentivegna”. A conclusione delle dichiarazioni dell’avv.Giuseppe Arnone, comunichiamo ai nostri lettori che non garantiremo eventuali altre richieste di pubblicazioni da parte dell’avv.Arnone, se le stesse saranno sempre delle stesso tenore di quanto sopra.


Le foto si riferiscono ai due poster bus che da questo pomeriggio circolano per le vie Enna. L’avv.Arnone si è fatto fotografare in Via Trieste accanto ad un suo manifesto che risultava coperto, ha già dichiarato che nella mattinata di domani presenterà denuncia contro ignoti; inoltre, ha confermato che i due poster bus circoleranno anche nei prossimi giorni e che sabato personalmente procederà ad effettuare volantinaggio nel centro città.

In considerazione anche a quanto riportato circa la velata minaccia sulla mancata informazione da parte di alcune testate giornalistiche, la posizione di vivienna.it rimane sempre la stessa, per cui se non interverranno fatti di vera e pura cronaca non vogliamo essere portatori di messaggi politici (da qualunque parte essi possano arrivare, chi oltre ad Arnone si è permesso di “avvisarci” intenda!, comunicandoci che altre testate hanno ignorato completamente la notizia!).