Demopolis: 34% studenti di Catania crede che sia Silvio Berlusconi a ricoprire la funzione di capo dello Stato

Credono nella famiglia, nell’amicizia, nell’amore: è una generazione con valori tradizionali, quella dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni, ma del tutto disinteressata alla vita pubblica del Paese e della Regione, con profonde lacune nella conoscenza delle dinamiche che regolano le istituzioni e la politica in Italia.
Sono alcuni dei dati più significativi che emergono dall’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis sugli studenti della provincia di Catania di età compresa tra i 14 ed i 19 anni, i cui risultati sono stati presentati a Catania dal direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento.

Leggono pochissimo, si ritrovano nel tempo libero in strada o in piazza, per il gusto di stare insieme, ma senza empatia: solo per pochi la dimensione collettiva assume rilevanza oltre la cerchia delle frequentazioni giornaliere. Diffuso è l’estraniamento rispetto alle difficoltà del Paese, crescente la voglia di privata, ludica evasione.
Il presente diviene così l’unica dimensione da vivere, con Internet e il gruppo dei coetanei sempre più centrali nelle dinamiche quotidiane e nei processi di socializzazione, spesso a scapito della scuola e della famiglia.

Il linguaggio della politica e delle istituzioni è lontano da questa generazione, che sembra mancare di credibili punti di riferimento, intorno ai quali aggregarsi, trovare sicurezza, magari ispirarsi. Il 71% ritiene che sarà impossibile riuscire nella vita senza adeguati appoggi e conoscenze. Appena il 23% riconosce l’importanza dello studio: la società attuale – rilevano molti studenti – non premia il merito e non basta impegnarsi per conseguire obiettivi personali e lavorativi.

L’identikit tracciato dall’Istituto Demopolis rivela anche una profonda sfiducia degli adolescenti catanesi nelle istituzioni nazionali e locali, nel Parlamento e nei partiti politici, con una dinamica non dissimile da quella rilevata nell’intera realtà giovanile nazionale. Il 39% degli intervistati non riconduce al Parlamento italiano il potere legislativo e segnala, in un quarto dei casi, il Governo. Il dato si aggrava nell’attribuzione del potere esecutivo; appena il 52% lo ascrive correttamente al Governo.

Da segnalare inoltre che il 34% dei ragazzi crede che sia Silvio Berlusconi a ricoprire la funzione di capo dello Stato.

La ricerca, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, ha indagato anche la percezione e l’applicazione della legalità nel vissuto quotidiano degli studenti, a scuola, nel gruppo o in famiglia. Le “regole” sono in buona misura note ai ragazzi, gli studenti sanno razionalmente distinguere il legale dall’illecito. Ma trasgredire, contravvenire alle regole di casa come a quelle della civile convivenza, con comportamenti spesso pericolosi, ai ragazzi catanesi appare “normale”.

METODOLOLOGIA DELL’INDAGINE DEMOPOLIS

L’indagine demoscopica è stata realizzata, per conto dell’Associazione “Progetto Sicilia”, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis dal 21 gennaio al 18 febbraio 2011, su un campione di 816 intervistati, rappresentativo dell’universo degli studenti residenti in provincia di Catania di età compresa fra i 14 ed i 19 anni, stratificato in base al sesso ed alle fasce d’età.
Le interviste sono state condotte, utilizzando le postazioni e i software di rilevazione demoscopica, da personale qualificato, con tecniche operative rodate, e con la supervisione ed il controllo continuativo della struttura di ricerca, coordinata dal direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano, Marco Tabacchi e Maria Sabrina Titone.