Nuovi fulmini potrebbero abbattersi sull’Enna Calcio e questa volta di mezzo non c’è una crisi societaria, bensì il tecnico Ezio Raciti propenso a rifiutare l’incarico offerto dalla società. Alla base di questa scelta ci sono le tante indecisioni degli ultimi giorni, ma anche qualche situazione che, evidentemente, non è abbastanza chiara all’allenatore che ha anticipato la sua intenzione prima dell’allenamento di ieri pomeriggio “È difficile che accetti l’incarico, non mi sento più nelle condizioni, non c’è entusiasmo e non so se ci sono le condizioni per poterlo fare”. Parole chiare come il sole quelle dette dal tecnico Raciti che fin qui si è speso anima e corpo per la causa gialloverde sposata con entusiasmo e con la voglia di avviare un progetto valido, basato sui giovani e duraturo nel tempo.
In queste esternazioni di Raciti ha influito molto anche un altro fattore, ossia l’addio di quasi tutti i giocatori che lui stesso aveva contattato consapevole delle loro qualità.
Tutti quei giocatori che aveva contattato Raciti, infatti, dopo l’accordo saltato lo scorso sabato per l’assenza di garanzie hanno subito trovato una sistemazione essendo giocatori molto ambiti sulla piazza. Raciti, ad esempio, ha accettato la proposta del Modica, Randis dell’Acicatena, mentre Balsamo è sul punto di andare a Trecastagni, Conti all’Ispica e Nuccio Garufi, con molta probabilità, indosserà la maglia della Leonzio. Insomma un’opportunità che la società gialloverde si è fatta sfuggire. Se non è un record poco ci manca perché questo gruppo di giocatori ha respirato l’aria gialloverde appena due settimane, il tempo di capire che qualcosa non stava andando per il verso giusto.
Se la decisione di Raciti dovesse rimanere tale, di certo non aiuterebbe a riportare il sereno all’Enna dopo che – almeno a sentire i dirigenti – era stata trovata una soluzione per risolvere la crisi dirigenziale e affidata alle mani del commercialista messinese Rodolfo Retta.
Si vedrà nelle prossime ore quale sarà la mossa della società nel caso in cui Raciti resterà fermo nella sua posizione. Due le strade – forzate – possibili da perseguire: o un ulteriore affido della panchina a Sergio Colaianni o la scelta di un altro allenatore.
William Savoca