Enna Calcio: Per il sindaco “un finale già scritto”; duri anche gli Ultras

È ormai certo da due giorni che l’Enna continuerà l’Eccellenza in quel di Caltanissetta per volontà della dirigenza con in testa Raffaele Ammendola che già oltre un mese fa aveva annunciato questo epilogo nel caso in cui ad Enna ci fosse stato ancora un certo mutismo. Una soluzione già scritta da tempo e che nessuno ha potuto, o voluto, evitare con azioni concrete forse per gli effetti della crisi o forse perché da parte della società non sono state poste le giuste basi per una trattativa o forse perché a nessuno effettivamente interessa salvare l’Enna.
Sulla decisione presa dalla dirigenza ennese è stato chiesto un parere al sindaco di Enna, Paolo Garofalo che è stato chiaro e lapidario nella sua analisi del problema: “Anche quando lo stadio era aperto la società era in difficoltà e noi abbiamo fatto grandi sacrifici” ricorda il primo cittadino che prosegue: “Questi non sono più i tempi in cui possiamo intervenire sulle deficienze finanziarie di gruppi privati”. Il sindaco entra poi nello specifico dell’azione messa in essere dalla società: “Da un pò di tempo è perseguita questa strada verso altri lidi che conosciamo ed ora è solo stato completato il percorso che è il risultato di uno scollegamento tra la società dell’Enna, le istituzioni e soprattutto della comunità”.
Molto dura la reazione del Commando Ultra Enna 1999: “Nutriamo qualche dubbio sulla possibilità di tale passaggio visti i personaggi in ballo; ci lascia solo una grande rabbia l’essere stati lasciati da soli ed essere stati snobbati dalla nostra città e da chi ci poteva dare una grossa mano nel mandare via due personaggi come Cannarozzo ed Ammendola” accusati d’aver già progettato tutto da tempo. “Con una classifica di -2 e una media di quattro reti a partita, domenica dopo domenica, in sei-sette persone, gli unici rimasti a difesa di quello che era un orgoglio cittadino, abbiamo contestato e cercato di impedire quello che oggi è divenuta quasi una realtà e che ci colpisce pesantemente nell’orgoglio” spiegano gli ultras che denunciano: “Sotto gli occhi di tutti, facendo finta di nulla, Cannarozzo ad inizio stagione ha sbattuto la porta in faccia a grossi imprenditori che volevano acquisire realmente l’Enna per portarla in acque più tranquille, ma per puro interesse e per farla pagare alla piazza ha fatto in modo che non si concludesse nulla portandola sempre più in basso” e da qui l’accusa “ad una città che dorme e di personaggi che difesi da qualcuno sono rimasti liberi di consumare una delle pagine più nere di una maglia storica che fino a qualche hanno fa tutti sognavano di indossare”.