Fiat Termini; CISL: per polo automobili fronte unito tra sindacati, regione, amministrazioni e chiesa locale

“Siamo soddisfatti perché, nel contesto della grave crisi economica e finanziaria globale e europea e italiana in particolare, siamo riusciti a tutelare il diritto al lavoro di tutti gli operai del polo automobilistico di Termini Imerese”. Così Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, a commento della duplice firma, con Fiat prima, con Dr Motor poi, che ha messo un punto, oggi, alla vertenza esplosa più di un anno fa, quando il Lingotto comunicò ai sindacati la decisione di abbandonare, dopo 41 anni, il sito termitano. Ma per Bernava, “è positivo che l’accordo che ha fornito garanzie a tutti i lavoratori, abbia visto uniti in questi mesi, con lo stesso intendimento, i sindacati, la Regione, le amministrazioni e anche la Chiesa locale”. Ora, continua, “si mantenga la stessa compattezza perché Termini diventi realmente un’area industriale attrezzata e capace di attrarre dall’esterno, nuovi investimenti”. Per questo, afferma il segretario, “chiediamo alla Regione di affiancare ancora il sindacato, esercitando assieme pressioni su Roma che mettano in moto meccanismi di agevolazione degli investimenti”. Perché “non sarà sufficiente lo sforzo imprenditoriale di Dr a sanare la grave ferita che Fiat ha inferto al tessuto produttivo siciliano”. Il governatore Lombardo, insiste Bernava, apra il confronto col sindacato per “individuare assieme misure, strumenti, agevolazioni e risorse certe che, in tempi brevi, permettano una vera reindustrializzazione del sito”.