Enna Calcio: Niente “Gaeta”, ma anche niente squadra

Il “Gaeta” dovrà continuare a restare chiuso, almeno nell’immediato. È questo il responso uscito ieri dopo l’incontro della Commissione che avrebbe dovuto dare il via libera alla riapertura dello stadio. Di fatto la Commissione dovrà tornare a riunirsi nei prossimi giorni anche se resta il dubbio sui perché a questa decisione. A questo punto l’Enna anche in questa occasione dovrà cercare ospitalità in altro luogo che potrebbe essere ancora una volta Calascibetta. È veramente inconcepibile come una città capoluogo non bastino due mesi per riaprire un impianto sportivo. Per l’Enna, dunque, piove sul bagnato, anzi, grandina perché anche questa settimana la società è stata incapace di tesserare nuovi giocatori per evitare di ripetere quanto visto nelle ultime uscite. Così anche contro l’Atletico Catania, domani, l’Enna è probabile che scenda in campo, ma è altrettanto probabile che si ritiri prima del termine tra infortuni, veri o presunti, o rifiuti di ritornare in campo nel secondo tempo. Una consuetudine alla quale la società ha abituato i suoi ragazzi, un segnale molto preoccupante perché così si trasmettono valori non proprio sportivi. Non è un mistero che adesso l’unico obiettivo della società è quello di non ritirarsi e completare la stagione per salvare il titolo sportivo, costi quel che costi e stanno riuscendo nel loro intento grazie ad alcuni giovani ragazzi che di certo non hanno il posto garantito nel momento in cui la società riuscirà a dar vita al progetto di rilancio sempre che ne abbia le potenzialità perché fin qui ha dimostrato di non essere neanche in grado di garantirsi diciotto elementi da inserire in una distinta. Una visione squallida che ha ridotto l’Enna Calcio ad essere bistrattata in tutta la Sicilia come dimostrano le caterve di gol che subisce ogni partita e le prime lamentele di alcune società che imputano all’Enna la grave colpa di falsare il campionato. Fatti che, evidentemente, la società considera di poco conto se fino ad ora non ha preso in considerazione la possibilità di lasciare tutto ed andare via. C’è però da dire che tutt’ora nessuno da Enna si è svegliato dal sonno per cercare di strappare la società a questa dirigenza, chissà, forse si aspetta la definitiva morte di una società gloriosa ridotta in fin di vita da scelte scellerate e a nulla serve far passare il messaggio che verrà creata una squadra d’alto livello perché il presente è sotto gli occhi di tutti e non lascia presagire a nulla di positivo.