Piazza Armerina: Progetto legalità, polizia incontro studenti “Capuana”

Nel costante rapporto di collaborazione fra la Polizia di Stato di Enna e le istituzioni scolastiche della provincia di Enna, per affermare i principi di legalità – fortemente voluto dal Sig. Questore della Provincia di Enna, dott. Salvatore Patanè – i Poliziotti del Commissariato armerino – diretti dal Commissario Capo dott. Gabriele Presti – si sono recati nella mattinata di ieri presso i locali del Plesso Capuana si sono recati nella mattinata scorsa presso la scuola secondaria di primo grado del plesso Capuana, di Piazza Armerina per incontrare sia i bambini della Scuola Primaria Trinità, che i bambini delle seconde e delle terze del Plesso Capuana, per trattare il delicato tema della legalità, nell’ambito dell’iniziativa “Il Poliziotto un amico in più”. L’iniziativa, come ormai è noto, è nata con lo scopo di consentire la diffusione della cultura della Legalità e di consolidare un proficuo scambio relazionale tra la Polizia di Stato, Istituzioni scolastiche e alunni.
In particolare, con specifico riferimento all’incontro con i bambini della Scuola Primaria Trinità, i poliziotti, dopo essere stati accolti dal Dirigente scolastico, dott.ssa Rabita, collaborata nell’occasione dalle insegnanti, fra cui la referente didattica dell’iniziativa, prof.ssa Stefania Maria Cincotta, si sono soffermati sul delicato fenomeno del “Bullismo”, anche con l’ausilio di immagini e slide, illustrandolo in relazione alle sue diverse tipologie, da quello fisico, a quello verbale, da quello che coinvolge più spesso i maschi e quello che invece vede protagoniste le giovani femmine, stimolando così, la curiosità ed il coinvolgimento dei ragazzi con domande, interventi.
Particolarmente importante è stata la spiegazione del fenomeno del bullismo, da parte dell’Isp. Capo Di Seri, specificandolo come una forma di prevaricazione di un giovane, nei confronti di un altro ragazzo più debole – per età, struttura fisica o altro (fenomeno, infatti, sempre caratterizzato da un’asimettria fra la vittima e l’aggressore) – proprio perché quest’ultimo si trova isolato di fronte al “bullo” ed ai suoi sostenitori, o davanti al resto dei ragazzi, spesso, purtroppo, spettatori passivi, che con il loro comportamento inerte, non fanno altro che supportare la violenza del “bullo”. Pertanto, è stato rivolto ai ragazzi l’invito “a fare squadra”, a sostegno delle vittime del fenomeno, nella consapevolezza che – riprendendo lo slogan dell’Iniziativa il Poliziotto un amico in più – 12° edizione 2011-2012 – “Tutti liberi, nessuno escluso dal rispetto delle regole”, proprio perché le regole non limitano la libertà, ma la tutelano.
L’evento, ha rappresentato l’occasione per focalizzare l’attenzione verso la cultura della legalità in generale, suscitando il vivo interesse dei ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di un proficuo confronto con coloro che vantano una particolare esperienza, come i poliziotti, permettendo loro di approfondire il complesso tema della legalità, nelle sue sfaccettature che investono ogni singolo aspetto della vita, non solo scolastica, dei ragazzi.