Piazza Armerina. Calamaio: “Come aiutare la casa di riposo San Giuseppe?”

Piazza Armerina. La problematica relativa alla precaria situazione finanziaria della Casa di riposo “San Giuseppe” continua a far discutere le forze politiche della città, soprattutto alla luce dell’ultima seduta di consiglio comunale dove è stato affrontato lo spinoso argomento.
Un intervento fra i più articolati, in aula, è stato quello del nuovo capogruppo del Pd Riccardo Calamaio, e a lui abbiamo posto alcune domande per saperne di più.

Consigliere Calamaio aiuterete la “San Giuseppe” a superare le difficoltà finanziarie?
“Venerdì ne abbiamo discusso in consiglio comunale –dice Calamaio- in modo approfondito e costruttivo, abbiamo deliberato all’unanimità un atto di indirizzo che, nelle parti salienti, invita l’Amministrazione Comunale ad aumentare i fondi in bilancio per ridurre le liste di attesa dei ricoveri di anziani a basso reddito; e contestualmente abbiamo invitato anche l’Amministratore della casa di riposo a rafforzare il servizio aprendo una seconda ala dell’edificio coinvolgendo associazioni di volontariato, ed intervenendo economicamente con il proprio patrimonio finanziario ed immobiliare”.

Come è stato possibile fare accumulare tutti questi debiti senza che il Comune intervenisse?
“Durante il dibattito hanno stupito le dichiarazioni e le proposte di alcuni consiglieri anziani del centrodestra che, nascondendo le proprie responsabilità, hanno accusato l’Amministrazione Comunale di avere ridotto i fondi attribuendole una colpevolezza sovradimensionata. I cittadini sappiano che il bilancio lo approva il Consiglio Comunale, e in questa legislatura nessun consigliere di centrodestra in fase di trattazione del bilancio, pur non votandolo, ha proposto un incremento di soldi da destinare ai ricoveri. Inoltre analizzando i dati forniti dall’ufficio solidarietà sociale del Comune dal 2000 al 2011, periodo in cui molti degli attuali consiglieri di centrodestra svolgevano già il loro mandato anche con appartenenze politiche diverse dalle attuali, si evince che dai 42 ricoveri del 2000 siamo passati gradualmente ai 22 del 2011, mettendo in evidenza una responsabilità politica che trasversalmente coinvolge tutti gli schieramenti”.

Per non creare facili aspettative ai dipendenti della “ San Giuseppe”, ma pur volendo aiutare gli operatori, cosa si potrà fare nell’immediato futuro?
“Oggi, come ieri, ognuno di noi deve assumere le proprie responsabilità con lealtà evitando di fare facili promesse, e sarà interessante verificare se l’Amministratore della casa di riposo attingerà fondi dal proprio patrimonio. Se la politica intende incrementare i fondi per la S. Giuseppe, tutti i consiglieri comunali devono responsabilmente indicare le aree sociali dove operare le riduzioni, perché la coperta è sempre più corta. Lo Stato e la Regione ormai hanno ridotto drasticamente i trasferimenti dei fondi ai comuni, i quali possono a loro volta applicare tasse ai cittadini. Il centrodestra sarà disponibile a reperire fondi utilizzando gli strumenti che lo Stato ci mette a disposizione? Alla luce del fatto che in aula i consiglieri Pd siamo solo 8 sui 20 in carica nell’attuale consiglio comunale”.

Marta Furnari