Piazza Armerina: “I Consiglieri che sostengono amministrazione se non si tratta di problematiche personali, abbandonano aula facendo mancare numero legale”

Piazza Armerina. Le precisazioni dei gruppi consiliari della nuova maggioranza, formata da Udc, Mpa, Pdl, Gruppo Misto e Gruppo degli Indipendenti, sulle dichiarazioni del capogruppo Pd Calamaio, non si sono fatte attendere. A seguito di quanto accaduto in consiglio comunale con le successive dichiarazioni di Calamaio, tutto ciò ha fatto scattare una levata di scudi da parte della nuova maggioranza consiliare che da qualche mese si è formata nel civico consesso.
I capigruppo che la compongono così esordiscono: ”Nel prendere visione della comunicazione del Consigliere Calamaio in ordine alla seduta consiliare di giorno 7 in cui si è discusso del protocollo d’intesa tra la Provincia di Enna, l’Ente Parco Villa del Casale ed il Comune di Piazza Armerina –Declassificazione della S.P. n.90, è assolutamente doveroso, sia politicamente che moralmente, informare i cittadini sul reale svolgimento della seduta. Senza la presenza dei consiglieri del centrodestra, terzo polo e dei due gruppi indipendenti, la seduta del consiglio sarebbe saltata. I consiglieri, che, solitamente, dovrebbero sostenere l’amministrazione, in maniera sistematica, se non si tratta di problematiche personali, abbandonano l’aula facendo mancare il numero legale”.
Poi così continuano: “ L’unico “grave atto“, come evidenzia Calamaio, che avremmo commesso con l’ampio ed articolato dibattito, è quello di non aver consentito di portare a termine l’isolata iniziativa pasticciata del sindaco Nigrelli, riferendoci con ciò alle particelle errate e all’avere portato in un unico punto sia la declassificazione della S.P. 90 che il protocollo d’intesa con l’Ente parco villa romana, per la permuta delle aree. Abbiamo fatto emergere la mancanza di relazioni tecniche -amministrative sugli atti che si volevano fare adottare. Se approvata la convenzione, avrebbe impegnato l’amministrazione comunale al pagamento del 50% all’Ente Parco, dei ricavi della gestione di parte dell’area commerciale, togliendo la disponibilità alle casse comunali e lasciando un vincolo perenne alla città in favore dello stesso. Mentre la provincia dovrebbe continuare a gestire l’area destinata a parcheggio, annessa a quella commerciale, avendone un profitto, senza alcun onere. In assenza di un’azione forte dell’amministrazione comunale nei confronti della provincia per rientrare in possesso dell’intera area. I due argomenti dovevano essere sottoposti all’aula con due votazioni separate e potevano avere due diverse soluzioni”.
Poi stigmatizzano dicendo: “Di fatto il Consiglio comunale è stato spogliato delle proprie prerogative nell’esprimere il voto. Come è suo solito, il sindaco, non avendo mai accettato il ruolo che il Consiglio comunale è chiamato, per legge, ad esercitare e sulla costituzione della diversa maggioranza consiliare, con spavaldi comportamenti continua a non concertare preventivamente gli atti, dimenticando che esiste un’altra parte politica, che tra l’altro rappresenta la maggioranza in consiglio. Ricordiamo al capogruppo del Pd Calamaio che noi, pur avendo la maggioranza per contrastare l’azione amministrativa, con senso di responsabilità politica abbiamo sempre garantito l’adozione dei provvedimenti che riguardano l’oggettivo interesse della città. Calamaio, dopo aver conquistato il podio di capogruppo, dovrebbe essere più cauto nel fare proclami non veritieri, ed iniziare a svolgere il ruolo di capogruppo dell’amministrazione Nigrelli, senza manifestare all’esterno auto elogi politici”.

Marta Furnari