Enna. La Tarsu infuoca il Consiglio comunale

Enna. Parli di rifiuti e di raccolta differenziata e succede il finimondo, specie quando l’argomento è oggetto di discussione n tribunale. La mozione con primo firmatario il consigliere del PD Paolo Timpanaro ha provocato, com’era prevedibile, il finimondo; una montagna di polemiche tra maggioranza e minoranza durante i lavori del consiglio di mercoledì sera Al centro dell’attenzione proprio il consigliere comunale del Pd Paolo Timpanaro il quale nell’esporre la mozione, che doveva essere un invito all’amministrazione comunale ad impegnare l’Ato Rifiuti ad iniziare la raccolta differenziata nel capoluogo ennese, si è scatenato ed ha lanciato critiche molto pesanti, verso coloro che si sono battuti contro il caro bollette. Ha definito tale battaglia “demagogica”, puntando il dito contro i “signori e le signore delle bollette”, sostenendo che l’interesse del bene comune è molto relativo. Tutto questo ha suscita la pronta reazione di quei consiglieri che sulle tariffe hanno fatto un’autentica battaglia come Giovanni Contino del gruppo Misto e di Open. “Chi parla di demagogia – ha dichiarato Contino, rivolgendosi a Timpanaro – sta seduto nei banchi di un partito che ha le colpe maggiori nella vicenda rifiuti“. “Le irregolarità sono state fatte dall’Ato e dalla parte politica che il consigliere rappresenta” ha dichiarato Dario Cardaci del Pdl, e Dante Ferrari del Fli ha evidenziato che “ancora oggi l’amministrazione comunale fa poco o niente per risolvere il problema, all’Ato Rifiuti continuano ad essere pagati stipendi d’oro con i superminimi che da soli sono maggiori di uno stipendio di un impiegato comunale senza piano economico le tariffe ve le votate voi”. Angelo Salamone del Pd ha cercato di smorzare i toni dichiarando che “la battaglia delle tariffe è di tutti perché coinvolge tutta la città” e poi rivolgendosi all‘assessore Luigi La Rocca, che rappresentava il sindaco Paolo Garofalo: “Se non arriva il Piano economico invito il sindaco a chiedere le dimissioni del rappresentante dell’Ato rifiuti”. “Sulla vicenda il Consiglio ha poche responsabilità. –ha detto il capogruppo del Pd Salvatore Cappa – vogliamo assicurare un maggiore peso al sindaco nei confronti dell’Ato e la mozione ha bisogno di modifiche in questo senso. I rifiuti da scandalo devono diventare una ricchezza per la città”. Alla fine la mozione è stata votata all’unanimità ma con delle modifiche sensibili dove tra l’altro impegna l’amministrazione comunale a formulare un piano economico del servizio per poi applicare le tariffe. Il Consiglio ha rinviato la seconda mozione che riguardava il servizio idrico e i costi per le famiglie a reddito debole ad altra seduta, su tutti incombeva Milan –Barcellona di Coppa Campioni.