Piazza Armerina. Riaperto il centro diurno del Csr Aias

Piazza Armerina. Salutata con viva soddisfazione da parte di utenti e familiari la riapertura del centro diurno Csr-Aias che da oltre venti anni presta assistenza e cure ai disabili nella città di Piazza Armerina.
Il centro Aias sito in contrada Bellia, fondato nel 1988, fa parte del Csr dal 2002. Il centro armerino eroga prestazioni neuro-riabilitative ambulatoriali e a domicilio non solo ai disabili piazzesi ma anche di Aidone. Ogni anno questo centro, come altri in provincia, rimane chiuso per circa un mese, ossia il tempo necessario per il rinnovo della convenzione con la Provincia Regionale di Enna e i Comuni di Piazza Armerina e Aidone.
Quest’anno le difficoltà legate alla riapertura erano state determinate dal fatto che il protocollo d’intesa con la Provincia Regionale di Enna, il comune di Aidone e il C.S.R. sottoscritto il 29 febbraio scorso, non era ancora stato firmato dal Comune di Piazza Armerina ed il centro armerino Aias senza l’adesione del comune, non avrebbe potuto riaprire. Qualche giorno fa finalmente la bella notizia relativa alla riapertura resa possibile da un accordo raggiunto, nel corso di una riunione, tra il sindaco e l’ing. Francesco Lo Trovato, presidente regionale del Consorzio Siciliano di Riabilitazione e nazionale dell’Aias.
“L’incontro –dice Lorenzo Naso responsabile della sede armerina del Csr Aias- ha evitato la definitiva chiusura di una struttura che offre giornalmente, a quindici disabili di Piazza Armerina e di Aidone, un servizio di vitale importanza e alle loro famiglie un aiuto concreto in un territorio privo di altre di strutture che offrono un simile servizio. Gli operatori del centro si adoperano giornalmente per il recupero e l’integrazione sociale delle persone disabili ma queste interruzioni rischiano di vanificare il lavoro di anni. A pagare, purtroppo, sono sempre i disabili che hanno la sola colpa di sperare una maggiore attenzione che possa facilitare la loro integrazione, considerano il nostro centro, la loro seconda casa, per cui dopo oltre due mesi di chiusura alcuni di loro sono sull’orlo dell’esaurimento nervoso e le loro famiglie esasperate per l’aiuto che gli manca, ma ora, finalmente, grazie al sindaco Nigrelli, all’ing. Lo Trovato e all’intervento dall’assessore Grillo, il centro riapre con la speranza che simili episodi non si ripetano più, perciò, sarebbe auspicabile un accordo a medio o lungo termine per dare continuità al servizio e qualche certezza a chi giornalmente deve combattere con quest’annoso problema senza speranza”.

Marta Furnari