Giornata del decreto ingiuntivo a Pubbliche amministrazioni inadempienti

Enna. Il 15 maggio sarà il D-Day. La giornata del decreto ingiuntivo alle Pubbliche amministrazioni inadempienti “La situazione è drammatica! – dichiara Vincenzo Pirrone, presidente Ance – vantiamo crediti per oltre 60 miliardi in tutta Italia ed il governo non offre nessuna soluzione concreta”. Dichiarazione fatta nel lanciare l’iniziativa in provincia di Enna che in tutta Italia vedrà l’Associazione Costruttori protagonista di diffide in massa per conto delle aziende associate. Si tratta del D-Day dove D sta per Decreto ingiuntivo. L’Ance da anni lancia allarmi per la preoccupante disattenzione con cui governi nazionali, regionale e amministrazioni locali trattano il problema. In una lettera agli imprenditori associati “Nonostante i ripetuti richiami a tutti i livelli che la nostra associazione ha fatto, sia il Governo nazionale che le amministrazioni locali – dichiara Vincenzo Pirrone – non hanno saputo trovare soluzioni in grado di risolvere il problema. Anche le norme che sono state negli anni adottate per cercare di portare ad una graduale soluzione sono state di recente svuotate di efficacia (obbligo di certificazione dei crediti, timidi tentativi di aprire a compensazione con i nostri debiti nei confronti dell’erario). A questo si aggiunga lo stato di blocco degli investimenti pubblici e il clima di sfiducia che ha bloccato anche il settore privato oltre che l’insensibilità della burocrazia che spesso lascia marcire nei cassetti gli atti necessari alla liquidazione delle spettanze”. In questo quadro è chiara la drammaticità della situazione in cui versa il settore portante dell’economica italiana. “L’assenza di politiche di crescita e di rilancio degli investimenti prosegue Pirrone – rende ancor più fosco il futuro, ragion per cui a livello nazionale si è lanciata una iniziativa di forte impatto, anche giuridico, che culminerà in una massiccia diffida da parte delle imprese nei confronti della amministrazioni debitrici”.”Invitiamo tutte le imprese della provincia a contattarci per darci i loro dati entro fine mese – dice Pirrone – provvederemo noi gratuitamente a notificare le diffide da adempiere. Se le cose non dovessero trovare soluzione valuteremo le azioni giuridiche singole o collettive che sarà necessario adottare. Nell’ultimo censimento – giugno 2011 – dei dati sulla questione abbiamo rilevato che le aziende ennesi vantano direttamente da amministrazioni pubbliche circa 16 milioni che lievitano a oltre 60 milioni se si aggiungono i crediti nei confronti di general contractor (appaltatori principali) sempre per appalti pubblici”. “Non è accettabile – conclude il presidente provinciale dell’Ance – che le imprese siano asfissiate da continui aumenti fiscali, previdenziali, che generano aumenti vertiginosi anche sulle materie prime, e non possano vedersi riconosciuto i giusto compenso pattuito. Anche le idee, millantate per soluzioni, di invogliare le banche ad anticipare i pagamenti non sono altro che ulteriori costi. Come si pensa possano essere gestite le nostre Imprese che per potersi aggiudicare appalti sono costrette a ribassi tra il 30% ed il 45 %, prezzi fermi al 2009, interessi bancari a livelli record così come la pressione fiscale e tributaria? Abbiamo l’obbligo di reagire”.