Enna. Manovre su mozione di sfiducia a presidente Provincia, presentata da PD

Enna. La presentazione della mozione di sfiducia al presidente della Provincia regionale, Giuseppe Monaco, sta accentrando l’interesse dei consiglieri provinciali ed anche delle segreterie politiche, anche se ormai manca meno di un anno alle elezioni provinciali. La mozione di sfiducia è stata sottoscritta dai consiglieri del PD e dal neo consigliere Salvatore Cacciato, che ha sostituito Salvatore Lupo, eletto sindaco di Barrafranca.Ma non ci sono tanti proseliti, per essere approvata necessita di ben 13 firme (maggioranza più uno) e questo non sarà facile perché il consiglio provinciale è formato da nuclei che a seconda dell’argomento sono all’opposizione o fanno parte della maggioranza. Lorenzo Granata, consigliere e segretario provinciale dell’Udc, ritiene inopportuno pensare ad una mozione di sfiducia. “Ci sono problemi molto più importanti da affrontare, specie a livello economico visto che la Regione ha tagliato un milione e 200 mila euro dai trasferimenti, quindi da rifare il bilancio di previsione con scelte che saranno impopolari e pesanti. Dobbiamo decidere se tagliare la società Multiservizi oppure non rinnovare i contratti dei precari. Il presidente della Regione Lombardo ed il suo governo sono stati un disastro”. Francesco Spedale, capogruppo del PdL è abbastanza deciso: “Debbo raccordarmi con il mio partito prima di firmare la sfiducia. Personalmente sono pronto a farlo; vorrei anche firmare la sfiducia per l’assessore ai Lavori Pubblici, ingegnere Antonio Alvano, che non conosce il territorio, specie la zona nord, assente e sordo alle esigenze del territorio. Abbiamo una viabilità che è un disastro”. Massimo Greco, presidente del consiglio, appartenente al Pdl dice: come consigliere mi attengo a tutto quanto deciderà il gruppo del PdL poi come presidente del consiglio valuterò quello che personalmente devo fare”. Un po’ sibillina la sua risposta . Miche Sutera, capogruppo del Gruppo federato è abbastanza deciso: “Non firmerò alcuna mozione di sfiducia, non la voterò e motiverò il mio dissenso alla mozione solo in aula”. Giuseppe Regalbuto del PdL sostiene che questa mozione deve essere discussa tra tutti i consiglieri del suo gruppo, ma soprattutto con il partito perché una situazione molto delicata”.