Piazza Armerina. Da“Legalità e Sviluppo” riflessioni e proposte per il bosco di Bellia

Piazza Armerina. Dal circolo politico-culturale “Legalità e Sviluppo” riflessioni e proposte per la tutela del bosco Bellia. Il presidente del circolo, Ranieri Ferrara analizza criticamente ciò che per il bosco finora non è stato fatto e quello che si potrebbe realizzare nel prossimo futuro, inoltre parla delle altre scelte turistiche compiute circa la Villa e il centro storico armerino.
“La recente ondata emozionale –esordisce Ferrara- dell’incendio che ha cancellato ettari ed ettari del bosco Bellia ha sollevato indignazione popolare, ma piangersi addosso su tutto quello che poteva essere ma non è stato fatto, appare inutile. Dobbiamo adesso ideare una via di fuga promozionale e progettuale per evitare di ricadere nella trappola di coloro che hanno martoriato l’oasi verde dei cittadini piazzesi”.Ferrara dice:”In un vecchio numero di una rivista edita nella nostra città, alcuni anni orsono, circa una ventina, si parla di un progetto Città, cioè di come potrà essere la vita a Piazza Armerina nel breve e nel medio termine se uomini onesti e capaci saranno chiamati ad amministrarla, si descrivono i tre poli di sviluppo possibile per Piazza: il centro storico, la Villa Romana del Casale, la riserva naturale orientata Rossomanno- Grottascura- Bellia”.
“Sulla Villa e sul centro storico sono stati consumati fiumi d’inchiostro, sarebbero le soluzioni di rinascita sbandierate come foriere di nuovi orizzonti economici per la città” considera Ferrara e prosegue: “sul bosco, invece, poco è stato scritto e fatto e sempre in una cultura emergenziale e mai del programma e delle prospettive per il futuro a venire. Solo piccoli interventi tampone, tanta buona volontà dei gruppi di volontari locali, molte cure lasciate ai frequentatori abituali dei percorsi naturalistici ma nessuna azione mirata a far risorgere il terzo settore trainante per la nostra città a vocazione turistico-naturalistica”. L’opinione del presidente del circolo:“Premesso che io le aree attrezzate e sorvegliate per le comitive di turisti in transito e di passaggio per la Villa li realizzerei nei pressi delle aree boschive fuori città , e non di certo con mega parcheggi in centro abitato, credo che adesso, approssimandosi le prossime elezioni comunali, sia giunto il momento di far scoccare qualche freccia dall’arco delle forze politiche cittadine, per far si ché prendano impegni solenni e fattibili e dicano, in concreto,cosa volere fare e come fare, affinché i nostri boschi da problema divengano risorsa”.
Cosa propone Ferrara:“Occorre impegnarsi a fondo con un impegno solenne per eliminare gli alberi danneggiati dagli incendi e tagliando le piante vecchie, operare i reimpianti, quindi produzione ed utilizzo di manodopera per tagliare il vecchio e piantare il nuovo, curare i punti di avvistamento e di ristoro, ripristinare i viali taglia fuoco ed installare sistemi di videosorveglianza efficienti, individuare nel contempo aree destinate ad ospitare strutture ricreative e ricettive, in armonia con le prescrizioni della riserva naturalistica. Privati, Comune, Ispettorato Foreste, Comunità Europea potrebbero creare quella sinergia vera che farebbe rivivere i boschi, da problema che angustia a soluzione per la crescita dell’economia locale”. Il presidente conclude:” Il tutto nel pieno rispetto della legalità e nei limiti di una sana compatibilità con l’ambiente circostante. Questi sono gli elementi per una seria riflessione nell’ambito di un patto di crescita e sviluppo di cui Piazza ha un asfissiante bisogno per esistere”.

Marta Furnari