In 150 da Troina a Frazzanò per onorare i quattro Santi monaci basiliani di rito greco

Troina. Quei 150 troinesi che domenica erano a Frazzanò conserveranno a lungo il ricordo della loro partecipazione all’incontro dei simulacri di San Lorenzo Confessore, patrono del paesino nebrodense, San Cono, patrono di Naso, San Nicolò Politi, patrono di Alcara Li Fusi, e le reliquie di San Silvestro, patrono di Troina. Questi 4 Santi vissero nel XII secolo ed erano monaci basiliani di rito greco. San Lorenzo visse per molti anni a Troina nello stesso monastero dove visse San Silvestro. Oltre al sindaco Salvatore Costantino e all’arciprete Antonino Proto, all’evento di domenica, che rientra nell’ambito delle manifestazioni del giubileo per l’850° anniversario della morte di san Lorenzo, a rappresentare Troina c’erano il comitato comunale per i festeggiamenti in onore di San Silvestro e le delegazioni dei Ramara e di 6 confraternite (Annunziata, Sant’Antonio, San Giuseppe, San Rocco, San Salvatore e San Sebastiano). Non è stata solo una manifestazione di devozione verso i due santi. Si è celebrato anche il gemellaggio di Troina e Frazzanò nel nome dei loro rispettivi santi patroni. Di questo ce ne parla Salvatore Pagana, presidente del comitato comunale per i festeggiamenti di San Silvestro: “La presenza delle confraternita ha dato il senso della partecipazione della città di Troina al gemellaggio nel nome dei due santi perché le confraternite rappresentano Troina”. Luigi Plumari e Mimmo Giambirtone, componenti della commissione, hanno ricordato che a volere la partecipazione delle confraternite alla manifestazione di Frazzanò è stato il sindaco Costantino perchè sono rappresentative dell’intero paese. Il presidente Pagana ci ha parlato della calorosa accoglienza che le delegazioni di Troina hanno ricevuto: ”Siamo stati accolti con rispetto ed affetto dai frazzanesi, che hanno organizzato in maniera impeccabile l’evento. Nulla è stato lasciato al caso. Tutto ha funzionato alla perfezione, nonostante che sia caduta la pioggia durante la processione. E’ stato saggia la decisione dell’arciprete Proto di non portarci a Frazzanò la preziosissima statua di San Silvestro, che con la pioggia avrebbe subito degli inevitabili danni”. Invece che con la statua, i troinesi a Frazzanò ci sono andati con le reliquie di San Silvestro, che in processione sono state portate da padre Alessi, che conduce la sua vita da eremita a Santa Lucia del Mela. Per il presidente dei Ramara, Eugenio Cavolina, è stata un’esperienza da non dimenticare il pellegrinaggio Frazzanò: “Mi dispiace per quanti non hanno potuto partecipare. E’ stata una bella esperienza che rifarei volentieri. Sono rimasto positivamente impressionato per l’affettuosa accoglienza e la confortevole ospitalità che i frazzanesi ci hanno riservato”. Anche Basilio Arona, cultore di storia locale, è andato come ramaro, però, in pellegrinaggio a Frazzanò: “Siamo riusciti a vivere la festa come se fossimo a Troina per onorare San Lorenzo e San Silvestro e siamo grati ai frazzanesi per averci invitato. Per noi i troinesi in pellegrinaggio a Frazzanò, vedere i pellegrini provenienti da altri paesi che baciano le reliquie di San Silvestro ci ha procurato una bella ed intensa emozione”.

Silvano Privitera