Troina 2.500 cittadini firmano petizione contro centrale biomassa

Troina. Sono 2500 i cittadini troinesi che hanno sottoscritto la petizione popolare dal comitato civico troinese “No alle centrali a biomassa”. La petizione è rivolta al comune di Troina ed all’assessorato all’energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana.
Al comune di Troina i 2500 cittadini chiedono “di adottare ogni più utile e opportuno provvedimento atto a sospendere, interrompere ed impedire la costruzione nel territorio comunale di alcuna centrale a biomassa provvedendo ad invitare il presidente dell’azienda silvo-pastorale alla revoca/ risoluzione/rescissione della convenzione sottoscritta con la Libeccio srl, avente ad oggetto l’autorizzazione ventennale all’effettuazione di tagli dei boschi di Troina”.
La Libeccio srl ha ottenuto l’autorizzazione unica n. 151 del 03 marzo 2012, rilasciatale dal dirigente del servizio III del dipartimento regionale all’energia dell’assessorato regionale all’energia, per la costruzione in contrada Serro Croce, a circa due km in linea d’aria dal centro abitato, dell’impianto per la produzione di energia elettrica (potenza di 995 kw) e termica (potenza di 2000 kw) da biomassa. Nella petizione sono espressi i timori per gli effetti nocivi sulla salute dei cittadini che i gas prodotti dalla combustione potranno avere. Per questo motivo i cittadini che hanno firmato la petizione chiedono al sindaco del comune di Troina, “nella qualità di massima autorità di tutela della salute pubblica, ad emettere ogni opportuno provvedimento teso a garantire il rispetto del principio di precauzione e, in generale, la salute dei cittadini troinesi”.
All’assessorato regionale all’energia i cittadini che hanno sottoscritto la petizione chiedono di “sospendere l’autorizzazione rilasciata alla Libeccio srl e di procedere”, dopo aver sentito il comune di Troina ed il comitato civico troinese No alle centrali a biomassa” ad un’approfondita valutazione del progetto della Libeccio srl verificando le fonti di approvvigionamento del materiale da bruciare, il rispetto dei limiti di cui ai D Lgs n. 152/2006, n. 133/05 e n. 155/2010, la validità ed efficacia dei documenti esibiti dalla Libeccio al fine di dimostrare il rispetto del requisito della filiera, la disponibilità dell’area e ogni altro aspetto concernente la legittimità e/o pericolosità dell’iniziativa in parola”.

Silvano Privitera