Troina: Passano giorni spesso un’intera settimana prima che i rifiuti siano prelevati

Troina. Dal 22 agosto, è ancora in officina per le riparazioni l’autocompattatore che da Troina traportava ogni giorno quella decina di tonnellate di rifiuti solidi urbani indifferenziati prodotti in paese alla discarica di Motta Sant’Anastasia. Se si pensa che gli abitanti di Troina arrivano a stento a 9.700, la produzione giornaliera di rifiuti solidi urbani è ragguardevole. In media, ogni troinese produce 1 kg di spazzatura al giorno. Nei punti di raccolta della spazzatura sparsi per le strade del paese i cassonetti non sono svuotati per essere caricati sull’autocompattatore ed avviati in discarica ogni giorno. Passano giorni e giorni, e spesso anche un’intera settimana, prima che i rifiuti solidi urbani siano prelevati dai punti di raccolti e conferiti in discarica. Intanto si accumulano, in questi punti di raccolta, attorno ai cassonetti ricolmi di spazzatura, rifiuti di ogni genere fino a formare delle collinette che emanono una puzza vomitevole. Le ha definite “colline del disonore”, questi accummuli di spazzatura sparsi nel centro urbano, un cittadino che, come tanti, di quest’andazzo non ne può più. E non sono poche queste collinette di rifiuti sparse sul centro urbano, che dalla seconda metà del ‘900 ad oggi è cresciuto fino a coprire circa 110 ettari dell’intero territorio comunale. “Paghiamo le bollette della spazzatura che sono le più salate d’Italia, ma abbiamo il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che è il peggiore d’Italia”, si lamenta un altro cittadino. In via Aldo Moro, proprio davanti l’Iiss Ettore Majorana ed il plesso Mulino a Vento della scuola primaria e dell’infanzia dove fra due giorni inizieranno le lezioni del nuovo anno scolastico, ce n’è una di queste “collinette del disonore”.

Non è solo un danno estetico, è anche una minaccia alla salute di quanti, per ragioni di lavoro e di studio, devono stare nei due edifici scolastici alcune ore al giorno. Queste due scuole, frequentate ogni giorno da un migliaio di persone tra studenti, docenti ed altro personale della scuola, si trovano all’ingresso del paese. Non è bel biglietto da visita che si offre ai forestieri che vengono a Troina! Ma la più grande è quella che si è formata attorno al bevaio di Ramosuso. Qui si trova di tutto: dal piccolo giocattolo rotto al grande divano fuori uso. Ma come è potuto accadere tutto questo non solo Troina, ma anche in tutti gli altri 19 comuni dell’Ennese? Organizzare un servizio di raccolta e smaltimento della la spazzatura non è così complicato come installare e far funzionare un impianto siderurgico. Ma quando a farlo ci si mette il ceto politico locale, non c’è da stare tranquilli. Non hanno nulla di antipolitica queste nostre considerazioni. Sappiamo distinguere la buona politica dalla mala politica. In questi giorni ricorre il secondo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica in Campania, assassinato dalla camorrra. Lui sì che è un limpido esempio di buona politica orientata al bene comune, e come tale rimane nel ricordo di molti. Gran parte dei sindaci che governano i comuni dell’Ennese è di tutt’altro genere. Ricade principalmente su di loro la responsabilità del cattivo funzionamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Silvano Privitera