Formazione. Cisl Sicilia su vicenda pagamenti a enti riconducibili a deputati regionali

Il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, è intervenuto sulla vicenda dei pagamenti agli enti della formazione professionale al centro, prima del servizio su Report nella serata di domenica 9, poi delle decisioni del governatore Crocetta che ha annunciato di voler “bloccare i pagamenti nei confronti di associazioni, enti, cooperative, società che gestiscono la formazione e siano riconducibili a deputati regionali e a loro parenti prossimi”. Per Bernava, aldilà della denuncia e della segnalazione all’autorità giudiziaria da parte del governo regionale, vanno “rescissi i contratti con le società individuate e riaffidato ad altri soggetti, in forma pubblica, il servizio, garantendo la tutela dei livelli occupazionali”. “Si cominci col verificare la legittimità delle procedure di affidamento dei servizi e la congruità dei costi”, sottolinea. Sul piano amministrativo, devono prevalere “il rispetto delle regole e dei codici e, soprattutto, la trasparenza coniugata con la tenuta occupazionale”. Infatti, “vanno evitati altri conflitti sociali facilmente strumentalizzabili da chi non vuole cambiare e perdere i vantaggi dei vecchi sistemi”. Ciò, vale “per la formazione come per tanti altri livelli di affari consolidatisi mediante l’intermediazione politica nell’area pubblica”. Così facendo, aggiunge il segretario, il cambiamento e la discontinuità si realizzeranno in profondità senza limitarsi ad annunci, denunce o dichiarazioni di buona volontà. “Non bisogna aspettare il Report di turno – rileva Bernava – per scoprire l’acqua nel pozzo, che per la verità è un pozzo di San Patrizio di dominio pubblico, persino popolare”.