Valguarnera: allarme tumori per inquinamento ambientale, l’Avis locale convoca una riunione

Valguarnera. Non bastò in passato una massiccia raccolta di firme per far si che venisse istituito in provincia il registro dei tumori e per il monitoraggio di tutto il territorio di Valguarnera a rischio inquinamento ambientale. Adesso il problema a distanza di qualche anno si ripropone ancora una volta, a causa nell’ultimo periodo, del decesso per tumore di cinque persone, alcuni dei quali quarantenni. A portarlo questa volta alla luce è stata l’Avis di Valguarnera, che dopo un primo convegno mercoledì scorso, ha convocato per oggi alle 17,30 presso la sede locale, una nuova riunione per fare il punto della situazione e per intraprendere iniziative atte a smuovere qualcosa. Da parte degli organizzatori c’è infatti, la ferma volontà di portare avanti, attraverso la costituzione di un comitato cittadino, una battaglia civica che miri a garantire il diritto alla salute dei valguarneresi Il comitato che nascerà dovrà indicare le direttrici da seguire e le zone da monitorare considerato l’alto numero di decessi per tumore verificatesi. Tra l’altro Valguarnera è un Comune ove non esistono impianti tali da generare grossi rischi di inquinamento ambientale. Nel 2007 quando sorse per la prima volta il problema, l’allora presidente del comitato Francesco Ferraro, attraverso la petizione, chiese il controllo dei ripetitori televisivi installati sul monte Calvario; delle miniere di zolfo abbandonate; dell’acqua dei pozzi di proprietà comunale e tante altre cose ancora. Chiese pure che fosse fatto un monitoraggio in tutto il territorio comunale e limitrofo per verificarne le cause ma per verificare soprattutto se vi erano onde elettromagnetiche e radioattive o altro agente ritenuto nocivo alla salute. Non solo, ma che fosse eseguito un censimento di tutto ciò che potesse essere causa di tale eventuale inquinamento. Ma a quel grido d’allarme e a quelle richieste, non seguirono fatti concreti, come non bastò quel pomposo convegno in Comune, con tutte le massime autorità sanitarie provinciali. Oggi il problema verrà ridiscusso.
Rino Caltagirone