Leonforte: Organismo di studio consultazione a difesa dell’ospedale FBC pronto ad adire per vie legali

Leonforte. L’organismo di studio e consultazione a difesa dell’ospedale FBC di Leonforte ha chiare intenzioni sulla vicenda; oltre ogni forma di dialogo  e di confronto  con le autorità competenti, non esclude infatti,  la possibilità di adire per vie legali qualora non si ricevessero risposte chiare sulla sorte dell’ospedale.

Di seguito la dura lettera dell’Organismo a difesa dell’Ospedale :

“Ci sono fatti e vicende che continuano a ripetersi  e che sono di una gravità inaudita. Non si può continuare a giocare sulla pelle dei cittadini di Leonforte, Nissoria, Assoro, Agira, Regalbuto e Gagliano e di persone malate cui la Costituzione riconosce precisi diritti quali quello  alla salute ed alle cure mediche. D’ora in avanti chiameremo in causa direttamente i responsabili  di queste decisioni senza guardare in faccia nessuno: dal Commissario straordinario al Direttore Amministrativo, a quello sanitario e così sino a giungere a tutti coloro  che rivestono ruoli di responsabilità . Chi firma certe decisioni dovrà  assumersene la responsabilità. Chi sbaglia, se sbaglia, dovrà pagare. Chi avallerà decisioni che possono anche venire dall’alto, si dovrà però ricordare che nello svolgimento delle sue funzioni vestirà comunque i panni del pubblico ufficiale e per questo  motivo, si è deciso di dare mandato ai nostri Avvocati, per valutare l’avvio  di un’azione legale contro i responsabili di questo sfacelo sanitario, sia per interruzione di pubblico servizio sia per il ridimensionamento dei livelli essenziali di assistenza, ormai ben al di sotto dei parametri standard, dunque, non si potrà prestare a situazioni di correità.

Non è tardi per tentare qualcosa, non siamo ancora al punto di non ritorno in questa situazione pur desolante.  Dobbiamo essere uniti per farci sentire ed ottenere ciò che chiediamo, per far capire a chi abbiamo delegato a rappresentarci che l’impegno preso va mantenuto, e  per dare sostegno, infine, alle nostre Amministrazioni comunali se sapranno e vorranno assumere forti decisioni per tutelare i nostri sacrosanti diritti primari e costituzionali, primo tra tutti la salute.

Allora non avremo più bisogno di “Padrini”, non ci preoccuperemo più se il funzionario che segue il problema dell’ospedale sia di Piazza Armerina o di Nicosia piuttosto che di Leonforte: avremo la certezza di veder tutelate le nostre esigenze perché coloro che abbiamo eletto a rappresentarci sapranno di essere seguiti, ma avranno anche la forza della nostra presenza attenta, del peso della nostra  opinione. Anche  i Presidenti e gli Assessori, consci di essere costantemente sotto osservazione, non potranno trincerarsi dietro scelte di comodo e vuote promesse. Dovranno rendere conto delle loro scelte, certo non serpe facili, ma fatte per il bene della popolazione, non per un pareggio di bilancio o per opportunità politica. Forse, agendo così, potranno alla fine essere anche fieri di se stessi, e forse potranno anche provare ad auto assolversi per le recenti morti di mala sanità nei nostri Comuni”.

Francesco Romano (Big Bang Leonforte), Giuseppe Anselmo (MPC), Salvatore  Conoscenti (Pdl/Udc/Grande Sud), Rosalinda Cangeri (Progettare Futuro), Antonio Vanadia (Pd), Antonio Armenio (Arca/Uno Vale Uno), Paolo Mineo (Il Megafono), Alfredo Vasta e Salvatore Minuto.

 

Livia D’Alotto