Leonforte: L’ospedale FBC privo di anestesista per gli interventi chirurgici

Leonforte. Sorgono nuovi impedimenti al regolare svolgimento delle attività medico-sanitarie dell’ospedale FBC. Questa volta a mancare è stato l’anestesista proprio in procinto di un’operazione chirurgica.
Il fatto accadeva mercoledì 23 ottobre e veniva denunciato all’indomani dai familiari dei malcapitati: dei loro parenti infatti, ricoverati nell’ospedale, erano stati preparati dal personale sanitario di reparto per degli interventi chirurgici programmati. Dopo che qualche degente era già in sala operatoria e si trovava in anestesia locale, ed altri invece, già pronti clinicamente, erano in attesa di fare il loro ingresso nel blocco operatorio, giungeva comunicazione che gli interventi dovevano essere sospesi e rimandati a data da destinarsi, con la motivazione che il medico anestesista di chirurgia di turno era stato trattenuto all’ospedale Basilotta di Nicosia per un intervento urgente e imprevisto. Nel contempo l’anestesista di pronto soccorso dell’ FBC che aveva iniziato le fasi preparatorie degli interventi, veniva richiamato dal medico di guardia a riprendere immediatamente il proprio posto per l’arrivo di un paziente in gravi condizioni. A quel punto i familiari dei pazienti hanno richiesto in loco l’intervento dei Carabinieri, i quali hanno fatto i rilievi appropriati.
E’ a seguito di questo grave fatto che i Sindaci dei Comuni del Distretto Sanitario EN2, Francesco Sinatra, Giuseppe Bertini, Armando Glorioso, Gaetano Giunta hanno scritto al Commissario Straordinario dell’ASP 4 di Enna, Dott. Giuseppe Termine; al Direttore Sanitario Generale, Dott. Filippo Muscià; al Coordinatore Sanitario EN 2, Dott. Giuseppe Camilleri; alla Stazione dei Carabinieri di Leonforte e per conoscenza, al Prefetto di Enna, Dott.ssa Clara Minerva, descrivendo quanto accaduto e ribadendo “Le difficoltà legate alla mancanza delle risorse umane che vive in questo momento l’ASP di Enna e più in particolare il Distretto Ospedaliero EN2, a causa delle leggi ammazza sanità, non giustificano in nessun modo il verificarsi di tali fatti, che mettono a rischio sia la vita dei pazienti interessati che il personale sanitario, a cui non è consentito di lavorare con i dovuti standard di sicurezza. Oggi la chiusura delle sale operatorie di Leonforte significherebbe interruzione di pubblico servizio, in quanto il D. del 25/05/2010 ne legittima il normale funzionamento e ne determina la continuazione dell’attività. Apprezzando in ogni modo, viste le difficoltà del momento, lo sforzo che la Direzione Sanitaria Generale sta compiendo per garantire l’operatività della chirurgia dell’ FBC, non si possono permettere il ripetersi di altri fatti spiacevoli come quello accaduto qualche giorno fa e l’interruzione dell’attività chirurgica, pertanto denunciando con la presente quanto avvenuto si impegna l’ASP 4 di Enna ad accertare:
-il reale andamento dei fatti attraverso una procedura d’inchiesta interna che possa portare all’individuazione dei responsabili e delle responsabilità di ciò che è accaduto;
-il grado di sussistenza dell’emergenza chirurgica che si è verificata all’ospedale Basilotta di Nicosia l’ora e l’ingresso in sala operatoria;
-ciò che ha impedito al dirigente dell’ U.O.C. di anestesia di riferimento nel dare una diversa soluzione al problema con un’altra unità in sostituzione reperibile o in qualsiasi altra forma utilizzabile;
-quali siano state le motivazioni per cui la Direzione Sanitaria Generale non ha provveduto a comandare, con ordine di servizio di qualsiasi natura giuridica, l’immediata sostituzione dell’anestesista con personale di altro stabilimento ospedaliero diverso da quello di Nicosia”.
Nella lettera si diffida inoltre la Direzione Sanitaria Generale:
– Dal sospendere la normale programmazione degli interventi chirurgici presso l’FBC di Leonforte.
-La si impegna ulteriormente a garantire il regolare e buon funzionamento del blocco operatorio e del reparto di radiologia H 24, della medicina, Pronto Soccorso e tutto quanto ad oggi in atto, attraverso il pieno utilizzo di tutte le risorse umane e strumentali di cui dispone l’ASP di Enna, mettendo in essere tutte le azioni necessarie ad evitare l’interruzione di pubblico servizio che porterebbe alle dovute e conseguenti azioni giudiziarie.
-Far pesare in egual modo su tutti i presidi ospedalieri la carenza di personale, per garantire a tutti il minimo indispensabile per l’espletamento dei servizi e non violentando più solo Leonforte, così come avvenuto fin ora, penalizzandolo per le deficienze organiche che riguardano l’intera ASP 4.

Livia D’Alotto