Leonforte: Consiglio boccia mozione PD su revoca nomina responsabile tecnico

Leonforte. Il Consiglio nella seduta di giovedì pomeriggio ha bocciato la mozione presentata dal Pd nella quale faceva richiesta di revoca della nomina del responsabile tecnico perché lo stesso ha in corso un procedimento penale con rinvio a giudizio e verso il quale il Comune si è costituito parte civile nella precedente amministrazione.
La bocciatura è stato solo l’atto conclusivo di una vicenda che ha creato molta confusione fra i consiglieri soprattutto nell’attribuire un significato univoco alla mozione. Il capogruppo del Pd, c.c. Grillo, aveva proposto di emendare la mozione cassando il punto 3 della mozione che così recita “Attraverso la mozione il PD ha chiesto : Al segretario generale, di inviare le determine sindacali n.638 del 26/09/2013 e n.696 del 31/10/2013, l’interrogazione del gruppo consiliare del PD n. 20944 del 26/09/2013, la risposta all’interrogazione da parte dell’ A.C. prot, 24994 del 20/11/2013 nonché la presente mozione alla procura generale del tribunale di Enna ed all’Assessorato Regionale Enti Locali.” E il punto 3 delle Considerazioni : “Che soli alcuni mesi addietro il nuovo responsabile dei settori tecnici è stato sospeso dal lavoro, con un provvedimento da parte del segretario generale, dott.ssa Anna Giunta”.
Un passo indietro dettato dalla presa di coscienza da parte del gruppo consiliare di dare più serenità nella discussione della problematica. “La mozione non ha niente di personale vuole più che altro dare un atto di indirizzo verso l’amministrazione” ha affermato il c. c. Grillo. Immediata la polemica del c.c. Trecarichi che ha invitato il Pd a ritirare la mozione. Sottoposti gli emendamenti al voto, i sedici consiglieri presenti con 6 voti favorevoli (Pd/Big Bang), 8 contrari (Arca/Mpc – Megafono, Coalizione di Centro destra) e 2 astenuti (Progettare Futuro) non li hanno approvati. La mozione è passata dunque al vaglio del Consiglio così come originariamente presentata. Lasciato libero spazio agli interventi il c. c. Grillo ha nuovamente precisato che l’intento di cassare alcuni punti voleva solo restituire serenità alla discussione.
Il c. c. Di naso si è mostrato amareggiato nei confronti di un consiglio per il quale aveva nutrito stima. “Forse Abbiamo sbagliato” ha affermato, “ volevamo emendare la mozione, cassare dei punti e votando contro si è fatto un atto di forza contro il Pd. Il mio gruppo non sa come comportarsi perché da un lato il mio capogruppo da ex assessore deliberava una costituzione di parte civile, da consigliere oggi ha l’obbligo di controllo verso l’amministrazione. Noi chiediamo che il sindaco: o revoca l’atto di nomina al responsabile tecnico o ritira la costituzione di parte civile dell’Ente”.
Il c. c. Sanfilippo ha espresso perplessità di natura diversa : “Questa mozione rispetta l’interesse superiore di questa comunità di avere un ufficio tecnico che funzioni per sbloccare numerosi lavori? Parliamo del comune in senso stretto o anche delle partecipate? E’ rispettata la parità di trattamento dei dipendenti pubblici e delle partecipate ? Da un punto di vista politico chieder giustizia vuol dire farlo nella totalità delle risorse pubbliche”.
Spiazzante l’intervento del c. c. Ghirlanda (Progettare Futuro) che con tono pacato e chiaro ha affermato “Noi pensavamo la mozione venisse ritirata perché ci si era accorti di avere esagerato, noi consiglieri comunali siamo qui per dare indirizzi politici e non per entrare in atti prettamente amministrativi. Credo il Pd abbia voluto portare avanti una scelta della precedente amministrazione. Inoltre tra le firme della mozione c’ è anche quella del Presidente del Consiglio, cosa politicamente non giusta perché figura che va al di sopra delle parti. Noi ci asterremo dal votare la mozione perché non ci riguarda”.
E prima do procedere al voto anche il c. c. Leonforte invita al ritiro della mozione.
La mozione con diciotto consiglieri presenti in aula, è stata in conclusione bocciata con 9 voti contrari (Centro destra, Arca/Mpc, Megafono), 6 i voti favorevoli (Pd/Big Bang) e 3 astenuti (Progettare Futuro e il c. c. indipendente A. D’Agostino).

Livia D’Alotto