Leonforte. C’era una volta, scolaretti del Vaccalluzzo in libreria

Leonforte. C’era una volta un paese che amava i bimbi e per ciò li educava alla libertà di pensiero e di parola poi arrivò un tiranno che bruciò i libri e persuase i bimbi a non pensare più “penserò io per voi” andava dicendo il tiranno. I bimbi crescendo si abituarono al non pensiero e alla tranquillità della routine quotidiana, quella della rassicurante ripetizione di vizi e morbi facendo sprofondare nell’oblio la curiosità della conoscenza. Con il tempo non ci fu più bisogno di manganelli e eserciti, di oppressione e di rabbiosa prepotenza perché non ci furono più rivolte da sedare, non ci furono più parole da soffocare, intolleranza e ingiustizia, crudeltà e dispotismo divennero così potenti che nessuno sembrava più potervisi opporre. Un giorno capitò una cosa, da lontano lontano arrivò un bimbo che in mano teneva un libro…. una storia assai simile è stata raccontata agli scolaretti delle classi quarte della scuola elementare N. Vaccalluzzo. I bimbi accompagnati dalle maestre Enza Crimì e Concetta Debole hanno istruito i grandi, ospiti della libreria il Punto di Angela Riggio e Carmelo Passarello, alla fantasia e al rispetto per la lettura. Gli sguardi di quaranta bambini hanno illuminato i racconti di una storia in fieri, illustrata magnificamente e assai bene raccontata dall’editore Emilio Barbera: i protagonisti del racconto erano loro, i bimbi che si sono rallegrati, rattristati arrabbiati e entusiasmati. I bimbi ci hanno ricordato che le parole possono emozionare. Questa l’esperienza della gita in libreria, speriamo di poterne raccontare altre di simili esperienze e speriamo di poterle raccontare assai presto.

Gabriella Grasso