Tentata rapina ai danni di una gioielleria di Enna: due gli arrestati

Rinzivillo e D'AleoIl 3 gennaio, personale della Squadra Mobile di Enna e della Sezione Polizia Stradale di Caltanissetta, a seguito della tentata rapina ai danni di una gioielleria  nel centro ennese, aveva tratto in arresto, in fragranza di reato, il pregiudicato gelese D’Aleo Fabrizio, bloccato alla guida di uno scooter mentre si dava alla fuga.

Successivamente, i Carabinieri di Caltanissetta, in quel territorio, fermavano ed arrestavano Rinzivillo Giovanni, nato a Gela nel 1988, anch’egli pregiudicato e sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S., per la violazione delle prescrizioni imposte con la stessa.

Le indagini svolte subito dopo i fatti hanno consentito di acquisire elementi di reità a carico del Rinzivillo in ordine alla sua partecipazione all’evento delittuoso; pertanto, il G.I.P. di Enna, su richiesta del p.m. titolare delle indagini dott. Augusto Rio, ha emesso ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico dello stesso, poiché indagato dei delitti di tentata rapina aggravata in concorso, lesioni personali in danno del titolare e di un dipendente dell’esercizio commerciale e violazione delle prescrizioni imposte con la sorveglianza speciale.

Si è avuto modo di accertare, infatti, come il Rinzivillo unitamente al D’Aleo si sia portato in questo territorio, muovendo da Gela in sella ad uno scooter, per portare a termine la rapina alla gioielleria; al fine di portare a segno il colpo i due non hanno esitato a malmenare titolare e dipendente  provocando loro lesioni rilevanti.

Pertanto, personale della Squadra mobile di Enna, diretta dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, dott. Giovanni Cuciti, nei giorni scorsi, ha eseguito il citato provvedimento restrittivo della libertà personale a carico del Rinzivillo, il quale, dopo gli accertamenti di rito, è rimasto ristretto presso la casa circondariale di Caltanissetta, ove già si trovava recluso.