Enna. Cambio al vertice dell’AVO

AVO Enna _Enzo Guarasci, padre fondatore con altri 25 soci dell’Avo di Enna, dopo 25 anni lascia la presidenza per cedere il testimone a Rina Prestifilippo. La neo presidentessa, eletta ieri all’unanimità dall’assemblea dei soci, nella certezza di poter contare sul supporto generoso dei suoi volontari, sarà affiancata nell’importante ed impegnativo compito da Silvana Iannotta nella qualità di vice presidente; Geppina Chiaramonte, segretario amministrativo; Gaetano Orlando, segretario organizzativo; Francesco Paolo Castellana, tesoriere; Mario Di Dio, organizzazione eventi; Enza Strazzulla, responsabile del Centro di accoglienza per anziani “Santa Lucia”. Dunque, l’Avo segna un nuovo passo nel percorso di rinnovamento in atto nell’associazione che “è tanto più efficace in questa azione quanto più è capace di sollecitare la partecipazione dei cittadini nella ricerca del bene comune”. Enzo Guarasci, nel commentare il cambio al vertice dell’associazione, ha ricordato il prezioso lavoro svolto finora. “E’ stata una esperienza molto positiva –ha detto-; un lavoro che è maturato e cresciuto nel tempo. Quando ci siamo insediati in ospedale venivano considerati sovvertitori. Il personale non ci accettava ma mano a mano con il nostro servizio, con la nostra continuità, con il nostro silenzio e la nostra umiltà siamo riusciti ad accattivarci la simpatia prima dei medici e poi dei paramedici. In questa esperienza ho coinvolto la mia famiglia, mia moglie che ha avuto tanta pazienza nel sopportare le mie assenze. Le mie figlie –ha aggiunto con pizzico di commozione- sono cresciute con i principi della solidarietà, della disponibilità e indirettamente mi accorgo che nella vita sociale cercano di rapportarsi con questi valori”. La neo presidente, definendosi onorata dell’incarico ha sottolineato che ha “accettato con entusiasmo questo ruolo”. “Ho conosciuto l’Avo –ha detto- dieci anni fa attraverso Enzo Guarasci. Prenderne l’eredità sarà difficile perché lui è super-efficiente. Intanto daremo continuità a tutto il lavoro fin qui svolto e nel contempo cercheremo di migliorarlo”. In un contesto storico e sociale come quello che viviamo qual è l’impegno dell’Avo? “Formare, trasmettere la cultura del volontariato –ha affermato Silvana Iannotta-, creare la cultura del dono, in particolar modo, nel mondo dei giovani. E’ l’unico segreto per ridare all’umanità una sua giusta dimensione. Oggi, nell’ambito ospedaliero l’umanizzazione diventa sempre più fondamentale considerata la crisi e il taglio alle spese sanitarie. Nel nostro piccolo cerchiamo di portare quel poco di umanità, fratellanza e disponibilità nei confronti di chi soffre”.

Pietro Lisacchi