Salvo La Porta: Piazza Armerina, per far dispetto alla moglie decide di farsi evirare

piazza armerina palio normanniIntervenendo sulle esternazioni di Maurizio Prestifilippo (vedi nostro editoriale/intervista: Liberi Consorzi. A Piazza Armerina tutti parlano di Catania e nessuno dice la verità) circa la volontà del Comune di Piazza Armerina di non aderire al “Libero Consorzio” di Enna, Salvo La Porta, già sindaco di Leonforte ed ex Consigliere provinciale, così chiosa: “ Le considerazioni di Prestifilippo non sono peregrine; al contrario esse, se sciolte e purificate da una non edificante e spicciola polemica municipale, fanno seriamente riflettere. E’ proprio vero che il Libero Consorzio, al quale Piazza Armerina vorrebbe aderire è quello (e non può essere diversamente) che vedrà come capofila il Comune di Gela. E’ altrettanto vero che ognuno è libero di fare le proprie scelte. Tutte vanno rispettate, compresa quella del marito che per far dispetto alla moglie decida di farsi evirare.

Salvo La Porta

Salvo La Porta

La scelta di abbandonare una comunità con la quale nel bene e nel male si sono condivisi anni di vita economica, sociale e culturale e da cui i piazzesi nel tempo e, anche oggi, hanno tratto notevoli soddisfazioni e opportunità politiche tradisce nella sostanza decenni di risentimenti campanilistici e rancori mai sopiti. Mentre adesso il Comune di Piazza continua a giocare un ruolo di primo piano nei fatti della vecchia provincia, si ritroverà a dovere affrontare vere e proprie battaglie per la sopravvivenza, sempre guardato col sospetto, con cui si giudica l’ultimo arrivato. L’adesione di molti Comuni della zona nord e lo sbocco al mare, inoltre, non farebbe che rafforzare il prestigio della città dei mosaici, che a seguito di una decisione affrettata, di campanile e impolitica decide di dolorosamente amputare il nostro territorio, proprio nel momento in cui il nostro popolo si sottopone ad uno sforzo immane per la sopravvivenza”.