Comune Valguarnera sprovvisto da un mese e mezzo di carte di identità in bianco, giovane perde volo aereo e lavoro in Germania

carta d’identitàValguarnera. Doveva partire per la Germania col volo Airberlin in partenza da Catania, mercoledì mattina. Ma al check-in non gli hanno convalidato il biglietto perché aveva la carta d’identità scolorita, consentendogli però in via del tutto eccezionale di partire il pomeriggio. Lucio Capuccio un ragazzo 26enne del luogo, dopo i primi attimi di smarrimento, avverte subito la famiglia e si mette in macchina per recarsi al Comune di Valguarnera insieme al papà Filippo. Ma arrivati sul luogo, la doccia fredda. “Il Comune – si sentono rispondere dall’impiegata dell’ufficio anagrafe – è impossibilitato a rilasciare il documento perché sprovvisto di carte da circa un mese e mezzo”. Una vicenda paradossale ai limiti dell’incredibile per la famiglia Capuccio, che oltre al danno economico per la perdita del biglietto di 187 euro, si è aggiunta anche la beffa. Il giovane Lucio infatti sarebbe dovuto presentarsi giovedì mattina a Dusserdolf per firmare un contratto di lavoro e quindi iniziare una nuova attività. Ma quel lavoro probabilmente non lo troverà più per non essersi presentato puntualmente a quell’appuntamento tanto importante. La sua non è una testimonianza isolata, ne sono tante altre emerse negli ultimi giorni su facebook. La mamma Giovanna Bucalo, palermitana d’origine ma valguarnerese d’adozione non si da pace. Ha saputo solo successivamente facendo una ricerca in internet e dai funzionari di Prefettura e Questura, che sarebbe bastato recarsi in un Comune vicino col nulla-osta del Comune di residenza, per avere il documento. E’ adirata in particolare con i dipendenti dell’ufficio anagrafe per non aver ricevuto le giuste informazioni e risolvere il problema. Lei che di pubbliche relazioni ne fa una professione essendo da parecchi anni centralinista Telecom. “Come si fa- afferma- non dare una informazione così importante. Ci saremmo messi in macchina e raggiungere nella stessa mattinata Piazza Armerina od Enna, invece mi sono sentita rispondere dalla dipendente comunale che la soluzione alternativa era il passaporto, come se averlo bastava un’ora e non costava nulla.” Solo il giorno dopo averle acquisite mi sono potuta recare al Comune di Enna e risolvere il problema. Ma troppo tardi, perché il biglietto aereo era per il giorno prima”. La signora Bucalo è un fiume in piena: “Tutto ciò –incalza- è indegno di un paese civile. Sono veramente esterrefatta per quanto accaduto. I nostri figli non solo sono costretti ad emigrare ma devono pure misurarsi con situazioni del genere. Siamo cittadini italiani, paghiamo le tasse per non avere poi forniti i più elementari servizi. Non ce l’ho tanto con l’impiegata –conclude- ma con chi sta a monte per non aver allertato la Prefettura per un problema così importante. Forse qualcosa si sarebbe mosso.” A replicare a questa accusa è Silvana Arena, vice-segretario del Comune. “In 35 anni di servizio non mi è mai capitata una cosa del genere. Abbiamo sollecitato quasi giornalmente la Prefettura di Enna- e ci mostra anche l’ultimo fax- rappresentando loro le gravi difficoltà a cui andiamo incontro con la cittadinanza e l’insostenibilità della vicenda. Abbiamo chiesto anche di provvedere anche a soluzioni temporanee per consentire a questo ente di far fronte ad un adempimento di legge. Abbiamo avuto la garanzia solo ieri dalla Prefettura che ci avrebbero mandati subito una scorta per ovviare alle difficoltà, visto che il poligrafico del Ministero degli Interni per problemi nella fase di produzione, tarda ancora a farci avere la dotazione necessaria”.

Rino Caltagirone