Inflitte pesanti condanne al processo di primo grado Go-kart

180214 enna mafia go kartCaltanissetta. Si è concluso il processo di primo grado (Go-kart), celebratosi con il rito abbreviato dinanzi al GUP di Caltanissetta dott. Marco Sabella a carico di:
1. ARCODIA PIGNARELLO Antonio; 2. ARCODIA PIGNARELLO Sebastiano; 3. DRAGO Angelo; 4. FINOCCHIARO Rocco; 5 FRISENNA Filippo; 6. GALATI MASSARO Gianni; 7. GALATI MASSARO Santo; 8. PASSALACQUA Gaetano; 9. PINTAUDI Davide; 10. SAITTA Davide; 11. SAPUPPO Ignazio; 12. SCHILLACI Silvestro; 13. SCRAVAGLIERI Vito; 14. TIRENDI Antonino; 15. TIRENDI Salvatore; 16. ZAMMATARO Salvatore; 17. CARDACI ORAZIO
accusati a vario titolo dei reati di cui agli artt. 74 D.P.R. 309/1990, 416 bis nonchè estorsioni compiute o tentate con l’aggravante del metodo mafioso.
La sentenza è pervenuta a pesanti condanne e qualche assoluzione, anche da reati gravi.
In particolare per PASSALACQUA Gaetano e TIRENDI Salvatore è stata accolta appieno la richiesta della pubblica accusa, in quanto il GUP di Caltanissetta ha condannato entrambi alla pena di anni 20 di reclusione.
È stato assolto da ogni accusa ARCODIA PIGNARELLO Sebastiano (difeso dall’avv. Alessandro MANNO del foro di Catania) a fronte di una richiesta di condanna ad anni 20 di reclusione da parte del p.m..
L’accusa di aver commesso il fatto di cui all’art. 74 D.P.R. 309/1990 (associazione finalizzata al traffico di stupefacenti) è caduta per tutti gli imputati di Regalbuto, ed in particolare per
ARCODIA PIGNARELLO Antonio (difeso dall’avv. Danilo TIPO del foro di Caltanissetta), condannato alla pena di anni 8 e mesi 8 di reclusione a fronte di una richiesta di condanna ad anni 20 di reclusione da parte del p.m.;
SCHILLACI Silvestro, (difeso dall’avv. Andrea DI SALVO del foro di Enna) condannato alla pena di anni 8 e mesi 8 di reclusione a fronte di una richiesta di condanna ad anni 20 di reclusione da parte del p.m., per i quali determinante è stata l’assoluzione dall’accusa di far parte di un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti, con le aggravanti di esserne a capo, di aver utilizzato il metodo mafioso e dell’essere l’associazione armata e composta da più di dieci persone;
SCRAVAGLIERI Vito (difeso dall’avv. Vito FELICI) è stato condannato alla pena di anni 8 e mesi 8 di reclusione a fronte di una richiesta di condanna ad anni 20 di reclusione da parte del p.m.; anche questi è stato assolto dall’accusa di far parte dell’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti con il ruolo di spacciatore.
Le altre condanne:
TIRENDI Antonino (difeso dall’avv. Gabriele CANTARO del foro di Enna), condannato alla pena di anni 8 e mesi 8 di reclusione a fronte di una richiesta di condanna ad anni 20 di reclusione da parte del p.m.;
SAITTA Davide (difeso dall’avv. Giuseppe LO VETRI), condannato alla pena di anni 7 e mesi 4 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 12 e giorni 20 di reclusione);
FRISENNA Filippo (difeso dall’avv. Orazio SPALLETTA) condannato alla pena di anni 7 e mesi 4 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 18 di reclusione);
DRAGO Angelo condannato per il reato di cui all’art. 416 bis alla pena di anni 8 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 6 di reclusione);
FINOCCHIARO Rocco condannato alla pena di anni 9 e mesi 4 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 20 di reclusione);
GALATI MASSARO Gianni e GALATI MASSARO Santo, entrambi condannati alla pena di anni 8 di reclusione (accolta la richiesta del p.m.);
PINTAUDI Davide, condannato alla pena di anni 3 e mesi 4 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 3 e mesi 6 di reclusione);
SAPUPPO Ignazio, condannato alla pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 3 di reclusione);
ZAMMATARO Salvatore, condannato alla pena di anni 7 e mesi 4 di reclusione (il p.m. aveva richiesto una condanna ad anni 18 di reclusione).
Il collaborante CARDACI Orazio è stato condannato alla pena di anni 6 di reclusione a fronte di una richiesta di condanna del p.m. ad anni 4 e mesi 6.
Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Alessandro Manno, Danilo Tipo, Andrea Di Salvo, Vito Felici, Gabriele Cantaro, Giuseppe Lo Vetri, Orazio Spalletta, Carmelo Terranova, Francesco Antille, Giuseppe Salerno, Vincenzo Faraone, Salvatore Liotta, Francesco Occhipinti, Maria Chiaramonte, Antonino Grippaldi e Santa Talio.