Enna. Duecentunesimo anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Paolo PuntelDiffusi i dati delle operazioni dei Carabinieri degli ultimi dodici mesi: le minacce il reato più diffuso, arrestate 336 persone di cui 156 dei quali su ordine dell’autorità giudiziaria, 1500 i denunciati. In tutta la provincia di Enna i reati sono diminuiti del 5,6 per cento, passati da 3.129 a 2.951, e di questi due reati su cinque vengono risolti.
Si riporta integralmente la relazione del colonnello Paolo Puntel, per la festa per il Duecentunesimo anniversario della Fondazione dell’Arma:
“Signor Prefetto, Autorità politiche, civili, militari e religiose, associazioni combattentistiche e d’arma, gentili signore e signori, amici, i Carabinieri in servizio ed in congedo della Provincia di Enna, che ho il privilegio di rappresentare, vi rivolgono il loro saluto ed un sentito grazie.
La vostra presenza ci onora, ci incoraggia e ci gratifica.
Sono trascorsi ben 201 anni ed oggi, 5 giugno, sulla scia di una secolare tradizione, celebriamo l’anniversario di fondazione dell’Arma, momento che viviamo intensamente con lo stesso senso dello Stato, le motivazioni e la fedeltà ai valori ed alle Istituzioni democratiche che animano i Carabinieri da oltre 2 secoli.
E’ consuetudine per noi, in questa circostanza, tracciare un bilancio dell’attività svolta negli ultimi dodici mesi.
Non mi dilungherò troppo in una lettura dettagliata di dati statistici, che peraltro hanno un valore relativo se non vengono accompagnati da un’analisi approfondita, e mi limiterò ai più significativi ed a considerazioni di carattere generale.
Le cifre in dettaglio sono state già pubblicate oggi dagli organi di stampa, che ringrazio per l’attenzione con cui seguono il nostro operato, e mi auguro possano contribuire a delineare un quadro ampiamente soddisfacente sulla situazione della sicurezza nel nostro territorio.
Desidero tuttavia richiamare la vostra attenzione su alcuni dati, a mio avviso molto significativi, tra cui primeggia il calo del numero dei delitti complessivamente consumati in provincia, diminuiti di oltre il 17 % rispetto all’analogo periodo del precedente anno, passando da 3.810 a 3.193, per l’83 % dei quali ha proceduto l’Arma dei Carabinieri.
Le rapine – complessivamente considerate – si sono più che dimezzate, mentre i furti sono diminuiti di circa il 5 %, un risultato quest’ultimo che ci incoraggia, ma sul quale dobbiamo continuare a lavorare.
Quotidianamente i Carabinieri percorrono un cammino istituzionale, confortati dalla certezza di avere a loro fianco coloro che non intendono più essere vittime dell’arroganza, che non vogliono piegarsi all’ingiustizia e che aspirano ad una società senza omertà e sopraffazioni. Ed in questa direzione resta massimo il nostro impegno nel contrasto ad ogni forma di intimidazione mafiosa, come testimoniano, da ultimo, i fermi eseguiti alcuni giorni fa nei confronti di soggetti di elevato spessore criminale.
La problematica della violenza di genere, per troppo tempo taciuta, poiché ritenuta parte della vita privata delle famiglie, è ora all’attenzione di tutti noi, con nuovi e ben calibrati strumenti per riconoscerla e contrastarla. A tale riguardo, ringrazio l’associazione “Donne insieme”, con la quale abbiamo seguito un percorso formativo a vantaggio dei Carabinieri della provincia, utile – tra l’altro – a maturare la necessaria sensibilità sul tema ed affinare le forme di interazione con le vittime.
Cito ora un dato che non rientra nell’attività preventiva, come tradizionalmente intesa, ma costituisce a mio avviso la prevenzione per antonomasia, se abbiamo a cuore le giovani generazioni: nel corso dell’anno scolastico che si sta concludendo, abbiamo tenuto 23 conferenze nelle scuole, incontrando oltre 2.200 studenti nell’ambito di un progetto teso alla diffusione della cultura della legalità.
E’ stato bello, durante quegli incontri, riscontrare che molti ragazzi, contrariamente a quanto taluni pensano, hanno sete di conoscere le regole della civile convivenza e voglia di accrescere il loro senso civico.
Un doveroso, quanto sentito ringraziamento rivolgo ora alla Magistratura di Enna e di Caltanissetta, alla quale rinnoviamo il nostro impegno a fornire sempre maggiore e proficua collaborazione.
Un saluto particolare desidero indirizzare al Questore Guarino, al Colonnello Liistro Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ed agli altri vertici locali delle Forze dell’Ordine, con i quali, sotto il costante coordinamento di S.E. il Prefetto, condividiamo – giorno dopo giorno – il comune obiettivo della sicurezza e del benessere della collettività.
Un pensiero affettuoso va ai familiari delle vittime dell’Arma, qui presenti oggi, che ringrazio per la presenza e che, lo ricordo a me e a tutti voi, sono parte integrante della nostra grande famiglia.
Infine, voglio rivolgere ai Marescialli Comandanti delle 21 Stazioni della Provincia il mio sincero e riconoscente plauso, per le capacità e la passione con le quali interpretano quotidianamente il loro ruolo istituzionale, a presidio di quel pezzo di territorio a ciascuno di essi affidato e per tempi che, nella normalità dei casi, vanno ben oltre gli ordinari orari di servizio. A loro ed alle famiglie che giorno dopo giorno, a prezzo di rinunce e disagi, sostengono tutti noi… il mio sincero grazie !
Ed ancora un grazie agli organi della rappresentanza militare, che si impegnano quotidianamente per migliorare la qualità di vita e del servizio del nostro personale.
Ufficiali, Marescialli, Brigadieri e Carabinieri, in questo momento di particolare solennità, esprimo a voi, che costituite le varie compagini dell’Arma della Provincia di Enna, il mio sincero apprezzamento e la gratitudine per l’insostituibile opera che svolgete con dignità ed ammirevole passione.
Le numerose attestazioni di stima e fiducia che mi pervengono, dai centri maggiori come dai paesi più piccoli della provincia, mi hanno confermato che il nostro modello organizzativo, basato sulla capillare distribuzione dei presidi sul territorio, pur a fronte di disagi e difficoltà logistiche, ci permette di essere ogni giorno, ovunque, a contatto con i cittadini, per affrontare non solo i crimini efferati o la criminalità organizzata, ma i problemi di tutti i giorni, che le persone vengono a confidarci con fiducia, facendoci così assumere di volta in volta il ruolo di mediatori, di pacieri, di consiglieri, a volte anche di confessori.
Ritengo che sia nostro dovere essere gelosi custodi di una tale tradizione, che ci regala l’aspetto più umano ed appagante del nostro lavoro.
A noi Carabinieri dunque e a tutta l’Arma, da poco entrata nel 3° secolo di storia, rivolgo l’augurio per un futuro all’altezza del nostro passato, all’insegna dell’efficienza operativa, dei successi e della capacità di essere, con generosità ed equilibrio, sempre protagonisti per la prosperità di tutto il Paese”.