Valguarnera. Debutta solennemente il nuovo Consiglio comunale, si accendono le polveri ancor prima di cominciare

Valguarnera sindaco Francesca DraiàValguarnera. Debutta solennemente il nuovo Consiglio comunale con il classico giuramento di rito, parecchie emozioni e qualche lacrima. Dei 15 nuovi consiglieri ben 11 sono al debutto di cui 5 donne. Eletti pure i vertici del consiglio comunale ma non ancora i 2 assessori mancanti. La giunta presieduta da Francesca Draià targata PD e il nuovo consiglio comunale da ieri sera possono quindi programmare le loro attività. La seduta è stata inizialmente presieduta con arguzia dalla giovane Carlotta Castoro, consigliere anziano per voti che ha subito dopo lasciato la poltrona al nuovo presidente del consiglio Enrico Scozzarella, già consigliere nella passata legislatura in quota MpA ed oggi appartenente ad “Area popolare”. Il neo presidente ha incassato il pieno dei voti dalla maggioranza cioè 10 e nulla dall’opposizione facente capo all’ex sindaco Sebo Leanza, che ha votato scheda bianca. Il consigliere di maggioranza nonché segretario del PD Fabio Arena, al momento dell’elezione del vice presidente, in segno di discontinuità col passato, ha fatto un’apertura all’opposizione dicendosi disposto insieme al suo gruppo a votare volentieri un componente di minoranza. Ma Giuseppe Speranza neo capogruppo, ringraziando ha declinato l’invito asserendo che è giusto che chi vinca le elezioni si assuma le responsabilità di tutto. A questo punto sempre Arena, dispiaciuto e rammaricato per l’opportunità non saputa cogliere dall’opposizione, indica Filippa D’Angelo della maggioranza come vice, ma questa rifiuta per motivi di lavoro e alla fine viene votata Debora Ruta. L’opposizione intanto attraverso un documento da il nome al suo gruppo che si chiamerà da questo momento “L’Altra Voce per Valguarnera” il cui capogruppo sarà Giuseppe Speranza. Ma dopo i preamboli e i convenevoli di rito, le polemiche non potevano non mancare e scaturiscono dalla lettura di un documento politico da parte dell’opposizione che viene stoppato dal neo presidente Scozzarella perché ritenuto inopportuno e non attinente all’ordine del giorno. Questo durante la fase del giuramento. Espletate nel frattempo le formalità di insediamento dopo una serie di interruzioni per i motivi sopracitati, si è passato al giuramento del sindaco Francesca Draià con la recita della solita formula seguita da una breve dichiarazione: “Abbiamo la necessità –ha detto- di portare avanti una politica nuova, basata sulla collaborazione con i gruppi consiliari e con la cittadinanza e non sulla polemica. Dobbiamo dare nuovi buoni esempi ai giovani che sono presenti anche questa sera in quest’aula, bandendo litigiosità e polemiche inutili”. Sugli assessori infine, ha confermato che ancora un accordo di massima non è stato raggiunto e che saranno nominati nei prossimi giorni, dando in questo modo ancora luogo al gioco del toto-assessori.

valguarnera Giuseppe SperanzaSi accendono le polveri ancor prima di incominciare. Mentre la maggioranza consiliare che fa capo al neo sindaco Francesca Draià elegge i propri vertici in seno al consiglio che sono Enrico Scozzarella alla presidenza e la debuttante Debora Ruta come vice, la minoranza che fa capo all’ex sindaco Sebo Leanza innesca già dalla prima seduta una polemica con il neo presidente Scozzarella appena eletto. L’oggetto, un documento politico che il capogruppo Giuseppe Speranza voleva leggere in aula ma impeditogli dal neo presidente per il contenuto ritenuto non attinente con l’ordine del giorno. Speranza infatti, oltre a voler comunicare il nuovo nome che assumerà il gruppo di opposizione “L’altra voce per Valguarnera” di cui sarà capogruppo, voleva fare un bilancio politico dell’ex giunta Leanza, ma è stato stoppato prima della conclusione, perché ritenuto inopportuno nella fase del giuramento degli eletti, innescando una serie di inutili polemiche. Esso conteneva, un resoconto sulla gestione delle risorse finanziarie dell’ente, in particolar modo del risanamento effettuato da Leanza nell’arco del quinquennio dopo un debito lasciato dalla precedente amministrazione di quasi 2 milioni di euro, sull’utilizzo del patrimonio, sui servizi acqua e rifiuti, sui servizi sociali, sicurezza, viabilità, urbanistica e tant’altro che ha provocato, come era prevedibile, irritazione nella maggioranza. Speranza nella replica ha messo in guardia la Giunta Draià di non disperdere l’enorme lavoro fatto dalla precedente amministrazione: “non consentiremo a nessuno di vanificarlo- ha detto- il nostro ruolo di minoranza verrà svolto nel pieno rispetto dei principi democratici e delle istituzioni, saremo attenti osservatori e controllori dell’attività governativa.” L’opposizione ha inoltre fatto sapere che riproporrà la modifica di un regolamento concernente la composizione delle commissioni consiliari per ridurle da quattro a due, oltre alla conferenza dei capigruppo. Per quanto concerne invece la costituzione del neo gruppo “L’altra Voce”- hanno annunciato- che è loro intenzione di coordinare l’attività politica all’esterno delle istituzioni attraverso la creazione di gruppi di lavoro e incontri assembleari.“Siamo consapevoli- ha concluso- che l’attività politica, cosi come quella amministrativa non si può inventare, bisogna studiare, conoscere la realtà in cui si opera, i problemi della nostra comunità e trovare le giuste soluzioni. Continueremo a svolgere la nostra funzione politica sul territorio, consapevoli delle difficoltà che ci attendono, rimanendo pronti ad assumere le responsabilità che ne derivano. Rino Caltagirone