Enna. Acqua: il sistema…………., si difende

Come era ipotizzabile ci sono sempre mosse e contromosse, spesso agevolate dalla mancanza di norme certe ed inequivocabili, oppure, dall’assenza totale di leggi, è stato il caso del mancato riordino del servizio idrico integrato che stante alla legge 2/13 avrebbe dovuto entro sei mesi prevedere un riordino del settore. Vacazio che è durato fino all’agosto del 2015 con l’aborto, possiamo dire, della legge 19/15 che nulla ha prodotto se non ulteriore confusione. In questa situazione il sistema ha operato nell’interesse dei potentati economici, vedi determina commissariale n.202/13, a discapito del diritto e degli interessi dei cittadini-utenti.
E’ il caso delle partite pregresse che sono continuamente dichiarate illegittime dai Giudici di Pace, mentre il parere di qualche funzionario regionale, sappiamo come la regione sia un grande porto di mare dove tutto è possibile, vorrebbe porre in una posizione di impotenza decisionale l’ATI.
Tale nota, priva di richiami normativi appare in netto contrasto con quanto scritto e più volte sollecitato dall’assessore Vania Contraffatto ed in particolare con la circolare del 22.11.2016, prot. n.7394/Gab. con ben otto pagine e con una compiuta disamina normativa indicava la definizione delle più idonee modalità di subentro dell’ATI nelle funzioni dell’ATO. La circolare al punto (b) “ organizzazione del servizio idrico da parte dell’ATI” relativamente alle fattispecie con gestore unico, come Enna, rimette nelle responsabilità dell’ATI e dei comuni l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 5 c.4 della legge 19/2015.
Appare quantomeno curioso e paradossale che un soggetto che deve valutare la convenzione trentennale nella sua interezza non possa prudenzialmente sospendere la fatturazione di un balzello illegittimo che sta creando notevole contenzioso con i cittadini-utenti. Appare di tutta evidenza che chi vorrebbe cantare vittoria sulla base di una “noticina” che lungi dall’essere un parere, perché priva di ogni riferimento normativo, ha preso l’ennesimo abbaglio.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum