Decreto sicurezza, meno reati in Sicilia -10,3 % ad Enna e -22,69% gli stranieri

Con il Decreto Sicurezza Bis il Viminale individua nuove misure per potenziare la lotta alla immigrazione clandestina e tutelare le Forze dell’ordine. Un secondo tassello fondamentale dopo l’adozione del Decreto Sicurezza che, alla fine dello scorso anno, ha fornito strumenti innovativi per allontanare clandestini e delinquenti, per rafforzare la sicurezza urbana con fondi e poteri ai sindaci contro le grandi piazze di spaccio e il degrado urbano. Sono stati ottenuti notevoli tagli agli sprechi riducendo i costi dell’accoglienza: circa 400 milioni di euro, reinvestiti in un piano straordinario di assunzioni per 8mila donne e uomini di Forze di Polizia e Vigili del fuoco.
Il monitoraggio effettuato periodicamente dal Viminale su reati e accoglienza dà ragione alle scelte effettuate dal ministero dell’Interno.

Sicilia, nel 2019 reati in calo dell’8,9% rispetto al primo trimestre di un anno fa.
In particolare, a Agrigento -14%, -15,8% a Caltanissetta, -2,1% a Catania, -10,3% a Enna, -12,5% a Messina, -10,2% a Palermo, -9,3% a Ragusa, -12% a Siracusa, -8,7% a Trapani.

Si riducono anche gli stranieri ospiti delle strutture di accoglienza. In tutta la regione erano 14.551 al 13 maggio 2018, diventati 8.342 al 13 maggio 2019 (-42,67%): ad Agrigento -21,83%, -53,65% a Caltanissetta, -68,71% a Catania, -22,69% a Enna, -23,29% a Messina, -27,19% a Palermo, -35,84% a Ragusa, -38,24% a Siracusa, -46,99% a Trapani.

“Vogliamo fare sempre di più e meglio – spiega il ministro dell’Interno Matteo Salvini – i numeri sono rassicuranti ma non ci accontentiamo. Abbiamo segnalato agli amministratori locali nuovi strumenti, in collaborazione con le prefetture, per aggredire le grandi piazze di spaccio, isolare balordi e sbandati, per effettuare sgomberi. Auspico che i sindaci sappiano utilizzarli al meglio, mentre il piano che rinforzerà tutte le questure d’Italia sarà decisivo per ridurre ulteriormente la criminalità”.