INFANTINO E IL MONDIALE A 48 SQUADRE “LA GLOBALIZZAZIONE E’ UNA SFIDA”

TRENTO (ITALPRESS) – “Il calcio e i Mondiali”, nel segno dell’amarcord ma soprattutto del futuro, di un pallone sempre più globalizzato e in grado di unire e mai dividere. Il presidente della Fifa Gianni Infantino e Pierluigi Collina, capo commissione arbitri, hanno inaugurato il teatro sociale di Trieste nell’ambito della seconda edizione del Festival dello Sport. Sempre suggestivo il ricordo dei successi azzurri a Spagna 1982 e Germania 2006, ma incombe Qatar 2022 e anche il Mondiale in Nordamerica del 2026, che sarà a 48 squadre. “E’ più un torneo dei popoli, un evento sociale incredibile in cui la gente si ferma per seguire partite di calcio – ha spiegato il numero uno della federazione internazionale – E’ una conseguenza naturale della globalizzazione del calcio, è una sfida di questa nuova Fifa”. Le critiche per il periodo invernale in cui si disputerà il Mondiale in Qatar sono cortesemente rispedite al mittente: “Insieme alla palle, useremo anche i palloni per decorare l’albero di Natale… Battute a parte, e’ anche giusto una volta ogni cento anni giocare il Mondiale in un posto dove mai si è disputato e dove non si può giocare a giugno e luglio. Molti criticavano la scelta di Russia 2018 ma è stato il migliore Mondiale di sempre. E in Qatar vogliamo fare ancora di più”.
(ITALPRESS).