DG Asp Enna: entro mercoledì “tutti liberi” quelli in quarantena in attesa di tampone. Convenzionati due laboratori privati. Borrelli chiama Sindaco Troina

Enna. Il Direttore Generale dell’ASP, Francesco Iudica: ”Entro mercoledì tutti liberi quelli in quarantena in attesa di tampone”.
Poca vita per il laboratorio dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina, da prime indiscrezioni, sembrerebbe che lo stesso sia già stato “destituito”. Nessuna conferma invece, da parte del Direttore Generale dott. Iudica, il quale fa sapere che “nel laboratorio di Piazza Armerina ne hanno già abbastanza. Aumenteranno la loro capacità di produzione con il prossimo arrivo di due biologi e, speriamo, dei reagenti”. Siamo sempre pronti a credere a tutti coloro i quali ci confortano con le loro parole. Nel frattempo, ancora si attendono gli esiti dei tamponi di alcuni sanitari, uno dei quali però, è risultato essere positivo, ma lo stesso, in via precauzionale, aveva già usufruito di giorni di malattia che ora si tramuteranno in quarantena. A tal proposito, lo stesso direttore dott. Iudica, dichiara: ”Dovendo in brevissimo tempo completare i tamponi di quanti, arrivati in Sicilia da fuori, erano in quarantena e non riuscendo solo con Piazza Armerina a farlo, abbiamo convenzionato due laboratori di analisi messici a disposizione dalla Regione. Questo consentirà entro mercoledì di “liberare” tutti quelli che sono in quarantena”.
Bene, finalmente, diranno loro, e speriamo bene diremmo tutti. Nel frattempo, si spera poter giocare tutti all’aria aperta “e muci” (nascondino) e gridare tutti insieme “libero me, liberi tutti”. A proposito di laboratori convenzionati, anche il sindaco di Piazza Armerina, in uno dei suoi resoconti serali, ha dichiarato che si stava già occupando della possibilità di convenzionare un laboratorio analisi su Piazza Armerina per accelerare i tempi. A questo punto, non ci resta che attendere per lavori in corso.
Intanto il sindaco Venezia continua a lamentare ritardi nei tamponi, che dice: “Da diversi giorni sollecitiamo l’Asp di Enna, con richieste sia verbali che scritte, per effettuare i tamponi ai soggetti in quarantena, ai familiari dei dipendenti dell’Oasi con sintomi, a chi è rientrato in Sicilia da più di 14 giorni e a chi in questo momento è esposto al contagio per ragioni lavorative. Siamo in attesa di una risposta, ma a quanto pare scarseggiano i tamponi. Non è nostro costume nè intenzione alimentare polemiche, soprattutto in questo momento di emergenza, ma crediamo che occorra al più presto porre rimedio a questa grave situazione”.
Ieri anche Angelo Borrelli capo della Protezione civile nazionale, si è voluto sincerare delle condizioni di salute del primo cittadino troinese. Venezia, dalla sua abitazione, dove sta recuperando, gli ha così risposto: “Ringrazio di cuore per l’attenzione dimostrata per il nostro territorio in questo difficile momento. Lo ringrazio anche per la sensibilità umana dimostrata per il mio attuale stato di salute. Borrelli mi ha ribadito, nonostante le non poche difficoltà a livello nazionale, il massimo impegno della Protezione civile per non far mancare i dispositivi di protezione per chi è impegnato a gestire l’emergenza sulla prima linea della trincea. Ringrazio anche Luigi D’Angelo (direttore operativo nazionale per il Coordinamento delle emergenze) e Calogero Foti (direttore regionale della Protezione civile) per lo straordinario impegno in questa difficile fase per il nostro Paese”.

Anna Zagara


Intanto per la provincia di Enna i decessi dovrebbero essere 23 (6 di Agira, 5 Assoro, 4 pazienti dell’Oasi di Troina, 3 Leonforte e Pietraperzia, 1 Enna e Calascibetta). Il bollettino regionale ad ieri ne riportava ufficialmente 16 (come ha affermato giorni addietro il DG sanitario dell’ASP dott.Emanuele Cassarà la differenza nei dati sarebbe causata dal non arrivo tempestivo dell’esito dei tamponi).


Aggiornamento dal Comune di Troina: Arrivato stamane al palazzo municipale, da parte dell’Asp di Enna, un primo lotto di tamponi rinofaringei, da testare sulla popolazione, per accertare ulteriori casi di contagio da Covid-19, oltre ai 162 già accertati tra pazienti e dipendenti dell’Irccs “Oasi Maria Santissima”. Ad annunciarlo, il sindaco Fabio Venezia, a seguito delle numerose richieste inoltrate nei giorni scorsi all’Azienda Sanitaria, con cui si sollecitava, vista l’eccezionale e particolare gravità della situazione locale, di sottoporre a test anche i molti cittadini che nel mese di marzo sono rientrati a Troina dal nord Italia e che hanno già concluso il periodo obbligato di quarantena, coloro che si trovano in isolamento obbligato nella propria abitazione perché conviventi con soggetti positivi, quelli che presentano sintomatologia da Covid-19 e quanti, per lavoro e funzione, non possono rispettare le misure di distanziamento sociale. Grazie ai tamponi inviati dall’Asp, cui si sommano anche altri messi a disposizione dall’Oasi di Troina ed in attesa di un ulteriore lotto, a partire da domani mattina e per i prossimi giorni, verranno dunque effettuati i primi test sulla popolazione troinese. Si procederà in ordine cronologico, di concerto con le linee guida concordate con l’Ufficio di Igiene Pubblica dell’Asp, che ha fornito 2 diversi elenchi di cittadini da sottoporre a tampone, dai quali si comincerà fino ad esaurimento: soggetti a stretto contatto con positivi al Covid-19, come familiari e conviventi, e soggetti rientrati a Troina a marzo, provenienti al di fuori della Sicilia, molti dei quali dalle “zone rosse” del Nord, che hanno già concluso il periodo di quarantena previsto dalla legge. I cittadini che dovranno sottoporsi a tampone, saranno direttamente contatti dalla Protezione Civile Comunale, che comunicherà loro data, ora e luogo in cui presentarsi. Per i successivi, si attende l’arrivo di un ulteriore congruo lotto di tamponi, che saranno effettuati a scorrimento dai due elenchi. “Ringraziamo i vertici dell’Asp di Enna per la sensibilità e l’attenzione dimostrata per la nostra città – dichiarano il sindaco Fabio Venezia ed il vice sindaco Alfio Giachino – , ma questi tamponi purtroppo non bastano. Ne servono molti altri ancora”.