Da Karachi “ZINDA” nuovo brano di Francesca Incudine dedicato a Sabeen Mahmud

Sarà presentato in anteprima mondiale da Karachi. ZINDA, il nuovo brano di Francesca Incudine dedicato a Sabeen Mahmud, attivista dei diritti umani pakistana e fondatrice dell’associazione “The Second Floor”, uccisa con 4 colpi di pistola il 25 aprile del 2015, sarà trasmesso nel corso delle celebrazioni in sua memoria al T2f di Karachi.

“Zinda significa VIVA, in urdu – racconta Francesca Incudine, che ha conosciuto la storia di Sabeen quando si trovavava in Pakistan per alcuni concerti – In questa canzone provo a far rivivere Sabeen tra le strade della sua città, “la città delle luci, dove la pioggia che cade fa i bambini felici…”, tra la sua gente che guarda a lei come ad una stella luminosa in un cielo soffocato dalla paura. Provo a raccontarla come fosse “un pensiero…” in cerca di libertà e futuro. Desiderava un futuro per la sua città, Sabeen, che quella città prendesse coscienza della violenza seminata tra le sue strade”.

“Aveva 40 anni Sabeen – conclude la cantautrice – portava i capelli corti, amava l’arte e la tecnologia, non era sposata, amava guidare la sua moto, amava la musica, la poesia e il cricket, era una donna libera”.

La canzone è in italiano e in urdu e vede la partecipazione della giovanissima cantante pakistana Simal Nafees e, al sitar, del maestro Nafees Ahmad, direttore dell’orchestra Napa del conservatorio di Karachi.

Il brano uscirà in Italia a maggio e fa parte del progetto VOCI FUORI DAL MURO, che prevede l’uscita di quattro singoli, dove i muri sono protagonisti. Muti e immobili, simbolo di chiusura ed isolamento, sono loro a parlarci ed a raccontarci le loro storie. Anche questa storia nasce da un muro, da quell’immagine di donna che sorride sulle pareti del T2f.

CREDITI
Testo e musica: Francesca Incudine
Arrangiamenti: Raffaele Pullara e Manfredi Tumminello
Francesca Incudine, voce
Manfredi Tumminello, chitarra
Raffaele Pullara, violino
Salvo Compagno, percussioni
Simal Nafees, cori
Nafees Ahmad, sitar

FRANCESCA INCUDINE

ph_Totò Clemenza

Francesca Incudine, cantautrice e percussionista, nasce ad Enna nell’’87. Si appassiona all’età di 13 anni ai tamburi a cornice. Proprio in quegli anni comincia a studiare le percussioni e il canto per iniziare un percorso di formazione artistica che ad oggi continua a crescere e ad impadronirsi delle forme musicali che gli sono più proprie; tra queste, in particolari, la musica folk, di radice popolare che spazia fino alla world music. È proprio su questo campo che da qualche anno ha intrapreso anche la strada della canzone d’autore, scrivendo e componendo in siciliano. Tante già le esperienze artistiche che le hanno permesso di consolidare, dare nuova vita e linfa ad un percorso in continua crescita. Tra quelle più significative la partecipazione al Premio per la World Music dedicato ad Andrea Parodi che nel 2010 le ha fatto conquistare insieme alla Compagnia Triskele il primo posto con la canzone “Fimmini”, il cui testo porta la sua firma; numerosi i premi arrivati invece nel 2013 con il brano “Iettavuci” (Premio della Critica, Premio Miglior Testo, Premio Migliore Musica, Premio dei Bambini).
Da Milano invece arriva un importante riconoscimento nell’ambito del concorso nazionale per cantautori “L’artista che non c’era” svoltosi al CPM nel giugno 2014, dove conquista il Primo Premio e il Premio Speciale Muovi la Musica. Nel febbraio 2015 viene invitata alla rassegna “Parabiago d’autore” a Parabiago per l’apertura del concerto di Davide Van De Sfroos.
Ad Ottobre 2015 è tra le dieci finaliste al Premio “Bianca D’Aponte” ad Aversa, unico premio nazionale per la canzone d’autore al femminile.
A Febbraio 2016 viene invitata, insieme all’Associazione Muovi La Musica, ad esibirsi a Casa Sanremo, al Palafiori, in occasione delle attività collaterali del Festival.
Ad Aprile 2016 vince la session live del Premio InCanto, contest per emergenti che si svolge a Roma presso L’Asino che Vola, partecipando così alla finale di Settembre dove conquista diversi riconoscimenti (Premio della Critica “Piero Calabrese”, Premio Miglior Performance, Premio Indiegeno Fest e l’accesso in finale al Premio Musica Controcorrente). Ad Agosto 2016 viene invitata ad Indiegeno Fest, festival di musica indipendente che si svolge nella provincia di Messina. Nello stesso mese vince il Premio Botteghe d’Autore ad Albanella (SA) conquistando anche una menzione come Miglior Arrangiamento con il brano inedito “Linzolu di Mari”.
Ad Ottobre 2016 vince il premio nazionale Musica Controcorrente, ricevendo una menzione anche per la rivisitazione del brano “Lazzari felici” di Pino Daniele.
Nel mese di novembre dello stesso anno viene invitata come ospite per la rassegna “Mille papaveri rossi”, manifestazione dedicata a De Andrè che l’ha vista esibirsi sul palcoscenico dell’Auditorium Enzo Ferrari con altre cantautrici donne e Mariella Nava.
Nell’estate del 2018 porta a Karachi, in Pakistan ospite del consolato italiano per esibirsi insieme all’orchestra Napa del conservatorio di Karachi riscuotendo, insieme alla sua band, un grande successo. (Qui l’ampio servizio della BBC: https://www.youtube.com/watch?v=9tO7zmWUFUs&t=1043s).
Nel 2018 esce il suo secondo disco dal titolo Tarakè, con la direzione artistica di Carmelo Colajanni e Manfredi Tumminello, disco che vince la Targa Tenco 2018 come miglior album in dialetto.
Il 20 ottobre 2018 si esibisce al Teatro Ariston di Sanremo per il conferimento della Targa.
Sempre ad Ottobre del 2018 vince il Premio Bianca d’Aponte dedicato al cantautorato al femminile, aggiudicandosi anche il premio della critica “Fausto Mesolella” e la possibilità di realizzare un tour di 8 date grazie al Nuovo Imaie.
Il 2018 si conclude con la vittoria di un altro contest dal titolo “Fai volare la tua musica”, che nasce dalla collaborazione tra SIAE, Alitalia e Rockol, e che la vede tra le 36 proposte vincitrici che conquistano la possibilità di potere fare ascoltare la propria musica a bordo degli aerei Alitalia nel 2019.