Piazza Armerina, al via nuova querelle. U dosu (il merito)

Giorni addietro, il sindaco di Piazza Armerina, in pompa magna e con il ghigno facciale, in diretta a mezzo conferenza stampa, annuncia il tanto atteso aumento monte ore per i dipendenti comunali e la stabilizzazione degli ultimi vigili di polizia municipale. Durante la conferenza stampa, il sindaco, prima di dare la parola al vice sindaco, esordisce con la quantità delle settimane necessarie all’ottenimento di tale risultato. Presa la parola il vice sindaco, dalla quale si attenderebbero dimissioni a breve per cambio veste, esordisce sostenendo che non sarebbero settimane ma “mesi”, per poi, mezzo ennesimo video, il sindaco in risposta al consigliere Arancio, che ne chiede la paternità del risultato, dichiara che per l’operazione “ più ore più meglio lavorerete”, sarebbe stato necessario ben “un anno di incessante lavoro”. Al momento, sembrerebbe che l’unica certezza siano le origini del sindaco, “u pais di centu ovi”, da non confondere con “le cento chiese”, da qui lo pseudonimo dei Piazzesi conosciuti come “i baddhuttari”.
La querelle, protagonista del gossip “monte ore dipendenti”, negli ambienti comunali e non solo, vedrebbe contrapporsi due contendenti, il padre biologico e quello naturale, entrambi ne richiederebbero il riconoscimento. L’uno per avere sollevato la pietra, l’altro per avere ciucciato il babaluccio. Ora a prescindere dal merito, u dosu, ci si chiede: ”ma tale risultato è applicabile? E veramente realizzabile?”. A dare lettura alla delibera, sembrerebbe, tranne che non sia la lettura a libera interpretazione, che proprio così subitaneo e naturale non sarebbe. Il dubbio, a voler discutere con Cartesio, sarebbe lecito ed ad insinuarlo sarebbe proprio l’organo di revisione, che nel parere rilasciato ed allegato alla delibera di Giunta così recita: “… parere favorevole… subordinando l’efficacia del presente parere, alla preventiva autorizzazione della Commissione per la stabilità degli enti locali presso il Ministero degli interni… Il Collegio, rappresenta fin da adesso, che “PER LA REALE ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DEL PERSONALE, OLTRE ALLA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE DELLA COMMISSIONE PER LA STABILITA’ DEGLI ENTI LOCALI PRESSO IL MINISTERO DEGLI INTERNI, L’ENTEDOVRA’ APPROVARE TUTTI I DOCUMENTI PROGRAMMATORI, ALLO STATO MACANTI.”
Ma come, il funzionario dell’ufficio personale, come sostenuto dal sindaco, non dovrebbe dal primo di dicembre mettere mani all’adeguamento contrattuale? Cronologicamente ed esattamente fra una settimana. Ma i documenti “programmatori”, non sarebbero i bilanci e rendiconti del 2018/2019/2020/2021??? Essendo fermi al rendiconto 2018, come e da dove verrebbero fuori gli altri documenti finanziari, in considerazione del fatto che il Ministero delle Finanze, per l’approvazione del bilancio riequilibrato ne aveva già richiesto copia mesi orsono? Onde sono? Potrebbe intendersi tutto ciò che, già tempo addietro l’operazione tanto pubblicizzata come la vittoria di Pirro, fosse fattibile?
Come dovremmo considerarla, la presa della Bastiglia o la presa per il …?
Ai posteriori l’ardua sentenza…
Anna Zagara