Kore Enna: prossima tappa sarà la realizzazione di un asilo nido, aperto anche agli studenti ed ai docenti con bambini

Ridotto da 39 a 37 ore settimanali l’orario di lavoro e aumentato del 10 per cento lo stipendio
per tecnici e amministrativi.
L’Ateneo aperto 17 anni fa, da quattro è già in testa alle classifiche delle università private italiane. Prossimo step l’apertura di un asilo nido

Lavorare meno, guadagnare di più. Sembra uno slogan invece è quello che è stato attuato alla Kore di Enna, l’ateneo nel cuore della Sicilia centrale. L’iniziativa è già operativa dal mese di giugno ed è stata pensata nell’ottica di aiutare i lavoratori ad affrontare gli aumenti energetici e il costo della vita. Il Consiglio di amministrazione dell’Università Kore di Enna ha disposto la riduzione di due ore dell’orario di lavoro settimanale (un pomeriggio libero in più) e l’aumento di tutti gli stipendi per i dipendenti amministrativi e tecnici per un ammontare netto del 10%. Nella piccola provincia di Enna sorge una delle più importanti università non pubbliche d’Italia. Per comprendere meglio la rilevanza dell’ateneo è opportuno fare riferimento ad un report dell’Anvur, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.

L’Università di Enna (fondata 17 anni fa) è nel gruppo di testa delle università private – la «Top seven» – di cui fanno parte anche la Bocconi, il San Raffaele e la Cattolica di Milano, l’università di Bolzano, il Campus Biomedico, la Marconi e la Luiss di Roma, con queste ultime due collocate tuttavia dietro la Kore. L’ateneo ennese occupa il primo posto nel Mezzogiorno d’Italia. La Kore «punta sull’innovazione, la qualità e la valorizzazione di tutte le risorse umane». Filosofia che il Rettore Gianni Puglisi (già presidente Unesco Italia) sintetizza così: «Non sempre è necessaria l’ anzianità per accumulare ricchezza scientifica. La forza e l’entusiasmo della giovinezza, se sana, fanno il sorpasso e la differenza. I risultati molto rilevanti ed oggettivi che emergono dalla valutazione dell’Anvur sono un motivo di orgoglio per ciascuno dei suoi docenti e ricercatori, che hanno lavorato in modo eccellente, ed anche per tutta la governance dell’Università». Il tutto è visto nell’ottica di una sinfonia corale. Etica e valorizzazione del lavoro. Il Presidente della Kore, Cataldo Salerno, racconta la genesi del nuovo provvedimento: «La nuova misura in favore del personale rientra in una visione etico-culturale di attenzione a questa componente dell’università avendo registrato che essa era risultata trascurata a fronte degli avanzamenti di carriera dei docenti. Nel CdA abbiamo deciso di accelerare l’adozione di alcune misure anche in risposta all’inflazione ed in genere all’aumento significativo del costo della vita e in particolare dei generi di prima necessità e soprattutto dell’energia. Quest’ultima voce è molto importante a Enna, che ha la stessa fascia climatica di Bolzano e di gran parte del nord Italia».

Enna è il capoluogo di provincia più alto d’Italia, e il suo clima freddo (che contrasta con quello mite della Sicilia delle coste) fu sperimentato da un giovane Andrea Camilleri che durante un trasferimento temporale – dal 1946 al ‘48- dall’Agrigentino trascorse molto tempo nella biblioteca di Enna (di cui apprezzava il tepore delle stufe), leggendo libri che avrebbero inciso sulla sua formazione culturale. Dall’aneddoto storico-letterario torniamo al presente. Il presidente Salerno afferma: «Ci siamo accorti che gli stipendi del personale avevano perduto una quota significativa del potere di acquisto. Abbiamo così deciso di incrementare tutti gli stipendi del 10% netto. Per farlo, abbiamo dovuto incrementare del 20% la quota base della retribuzione, essendo invariata la quota di contingenza. Nella stessa delibera del CdA abbiamo deciso di migliorare anche la qualità della vita del personale, dando ai dipendenti un pomeriggio libero in più. Lo abbiamo fatto portando i rientri (di tre ore ciascuno) da 3 a 2 pomeriggi per settimana, attraverso una riduzione dell’orario settimanale da 39 a 37 ore e recuperando un’ora nei restanti giorni». Salerno aggiunge: «Questa misura è stata addirittura più gradita al personale di quella sull’aumento del 10% netto degli stipendi. Lo ha rivelato chiaramente l’intensità degli applausi in assemblea quando l’ho comunicato. Vi è stata un’assoluta unità di intenti. La misura è stata decisa a maggio ed è divenuta operativa a giugno. Noi siamo convinti che la qualità della vita del personale incida sul miglioramento del rendimento. Ed i dati lo palesano. La Kore è un’università che da quattro anni è in testa alla graduatoria degli atenei italiani per qualità percepita dei servizi agli studenti, rilevata da AlmaLaurea di Bologna attraverso questionari anonimi compilati dai laureandi».

Vi è un altro progetto in itinere. Salerno anticipa: «La prossima tappa sarà la realizzazione di un asilo nido, che sarà aperto anche agli studenti ed ai docenti con bambini, il nostro corpo docente ha un’età media di 47 anni, contro il dato italiano che sfiora i 53 anni». La più giovane università siciliana ha avuto negli ultimi lustri una crescita notevole di iscritti, con molti studenti che giungono dalle 9 province dell’Isola ed anche da fuori regione. Salerno evidenzia: «Sul fronte accademico siamo ora molto impegnati nello sviluppo della Facoltà di Medicina, che abbiamo ottenuto da tre anni. Stiamo reclutando professori e ricercatori di altissima professionalità. Vi è, ad esempio, il prof. Paolo Scollo, il primo italiano ad avere effettuato il trapianto di utero. Nelle varie Facoltà abbiamo laboratori all’avanguardia. Alla Kore vi è uno dei simulatori di onde sismiche più innovativi del Pianeta. È collocato nel nostro laboratorio Leda, macina commesse da tutta Europa, nonostante non sia facile raggiungere la Sicilia dalla Francia, dalla Germania o dalla Scandinavia. È anche il terzo più potente e grande al mondo, con tavole vibranti a sei gradi di libertà -la tipologia più avanzata- che raggiungono la superficie complessiva di 40 mq. Lo precedono soltanto due laboratori giapponesi non universitari. Nelle università è dunque il primo al mondo».

Salvo Fallica per il Corriere.it