Processo Rugolo: smentite le illazioni che attribuivano alla Diocesi iniziative finalizzate ad ottenere il silenzio sulla vicenda

Enna, Durante l’udienza fiume a porte chiuse (senza curiosi, giornalisti e persone che non hanno nulla a che fare con l’udienza quindi nessuno può assistere) di ieri, che vede come imputato il sacerdote Giuseppe Rugolo, il padre della P.O. (pubblica accusa) pur confermando le dichiarazioni accusatorie del figlio nei confronti del Rugolo, ha ammesso che l’avvocato curialista che li assisteva ha avviato per loro conto una trattativa per il ristoro delle spese che avevano sostenuto per il sostegno psicologico del figlio, degli sviluppi di tale trattativa era a conoscenza la famiglia che veniva puntualmente infornata dal loro avvocato.
Appare singolare il fatto che Antonio Messina abbia glissato su tale circostanza consentendo la diffusione di notizie che addirittura miravano a trasformare una trattativa svolta dal loro legale in un tentativo di offrire del denaro per mettere a tacere quanto avvenuto.
Vengono in tale modo smentite le illazioni che attribuivano alla Diocesi tale iniziativa finalizzata ad ottenere il silenzio sulla vicenda.
Mons. Gisana ha sempre dichiarato che la trattativa era finalizzata a dare un ristoro economico alla famiglia della P.O. riscontrando una richiesta del loro legale e che tale trattativa è stata svolta nel rispetto delle regole del diritto canonico e del contraddittorio delle parti, circostanza appunto confermata da Michele Messina.
È stato ribadito che il Vescovo ha messo a disposizione sin dalle prime fasi dell’indagine dell’A.G. gli atti relativi all’indagine previa svolta ed ha riferito sin dalle prime fasi d’indagine quanto a sua conoscenza.
È stato sentito anche un teste che aveva avuto contatti con l’imputato e che aveva riferito quanto a lui avvenuto al Vescovo nel segreto della confessione, sin dalla fase delle indagini ha anche dichiarato che il Vescovo si era detto pronto a raccogliere le sue dichiarazioni e a dare immediato avvio alla Investigatio Previa, il giovane – maggiorenne anche all’epoca dei contatti con Rugolo – aveva comunque dichiarato di non volere prendere alcuna iniziativa nei confronti di quest’ultimo a cui era comunque legato da rapporti di amicizia.
Prossima udienza il 17 gennaio 2023.

Si riporta quanto pubblicato dal giornale Il Resto del Carlino:

Udienza importante quella che si è svolta lunedì scorso a Enna, nel processo che vede alla sbarra don Giuseppe Rugolo, il sacerdote accusato di abusi sessuali su alcuni minori, quando si trovava a Enna. Al banco dei testimoni si è seduto il padre del giovane che ha denunciato il religioso, accusandolo di abusi sessuali ripetuti, dal 2011 al 2013. Denunce da cui sono scattate le indagini che hanno portato anche all’arresto di don Rugolo, quando già si era ritirato a Ferrara. Dopo la precedente udienza in cui la stessa vittima ha raccontato di quanto subito, lunedì è stato suo padre, un poliziotto, a raccontare quanto il figliò gli riferì all’epoca. Senza però entrare nei particolari che ha sostenuto di non conoscere e spiegando che il figlio ha iniziato una terapia dal 2018. Poi c’è la testimonianza di un’altra presunta vittima, che era stata indicata dal denunciante, la cui testimonianza non avrebbe chiarito appieno che cosa accaduto tra lui e il sacerdote e la quale comunque ha confermato di non aver mai avuto intenzione di denunciare. La difesa del religioso (avvocati Antonino Lizio e Denis Lovison) ha depositato in aula, alcuni scambi di messaggi tra la presunta vittima e don Rugolo, che testimonierebbero di una conoscenza approfondita fin da prima dei presunti abusi. E’ poi stata la volta del vescovo di Enna, che ha ricordato come lui stesso sia stato chiamato a prendere un provvedimento, perché don Rugolo all’epoca dei fatti non era ancora sacerdote (ricopriva l’incarico di collaboratore canonico ed educatore dell’Azione Cattolica), non poteva essere giudicato dai preposti organi religiosi. Così il vescovo ha ritenuto che due anni fuori da Enna potessero essere sufficienti, per far placare le acque. Si torna in aula il 17 gennaio prossimo. Come primo testimone sarà ascoltato il vicario generale.

Si riporta il link del video tg della Tv regionale: VIDEOMEDITERRANEO a cura della giornalista Viviana Sammito

ENNA: PRETE IMPUTATO PER VIOLENZA, ASCOLTATO IL VESCOVO GISANA