Nicosia: con quasi 1400 opere si chiude la prima fase di “Impavidarte, biennale della Cultura 2022/2023″

Nicosia. Enorme successo per il Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – la biennale della Cultura 2022/2023” che è riuscita a raccogliere quasi 1400 opere, surclassando tutte le edizioni precedenti. Un risultato che ha certamente sorpreso ma allo stesso tempo riempito d’orgoglio l’Associazione Impavidarte e la Famiglia Calò, ovvero gli organizzatori del premio.
“E’ un successo enorme – commenta Alain Calò, fondatore del premio – che mai né io né la mia famiglia e neanche i membri dell’Associazione da me presieduta potevamo immaginare neanche nelle più rosee aspettative. Basti infatti pensare che sì sono quasi 1400 opere, ma il dato emblematico che oggi siamo alla quarta edizione e questa stessa edizione ha ricevuto più opere di tutte le edizioni scorse messe assieme! Certamente ciò ci riempie di orgoglio e ci fa comprendere come le scelte fatte nel passato e una diversa organizzazione, conservando tutto ciò che di buono è stato prodotto e correggendo errori, sono state vincenti e non lo dico io ma i numeri. Senz’ombra di dubbio l’enorme numero ci chiede grande responsabilità, sia perché dietro di esso si celano speranze, desideri, emozioni di tante persone siciliane, italiane e anche del resto del mondo (abbiamo ricevuto opere anche da New York) e quindi ogni autore merita grandissimo rispetto e ascolto da parte della giuria che si appresterà a valutare le opere, sia perché organizzare una cerimonia di premiazione, che sicuramente sarà in due o tre giorni, rappresenterà un’importante scommessa per accogliere tutti i finalisti nel nostro territorio, divenendo per quelle sere di premiazione e vero e proprio teatro internazionale della Cultura. È quindi una grossa responsabilità e, giustamente, ci prenderemo tutto il tempo richiesto per essere pronti al meglio ed aver analizzato tutte le opere per come meritano. Non possiamo, visto l’elevato numero di opere, stabilire già una data di premiazione, ma certamente tutto si farà entro il 2023. Già siamo all’opera e terremo tutti continuamente aggiornati. Grazie a quanti hanno partecipato, a quanti hanno finora collaborato e collaboreranno nello spirito gratuito di fare qualcosa nel nome della Cultura.




Non ci muove nessun interesse particolare o secondo fine se non quello di dare voce a chi voce non ha. Conosciamo bene la vergogna della censura che al giorno d’oggi si esplica in forme molto meno esplicite ma più subdole e con questo Concorso la nostra mission è quella di dire a tutti che la libertà di parola, pensiero, esprimersi, emozionarsi è sacra e inviolabile. Chi ha secondi fini come ad esempio il mero guadagno è stato sempre da noi gentilmente accompagnato alla porta. Viva la libertà di fare Cultura!”.